1992: cinque motivi per rivedere la serie TV in homevideo

Vi spieghiamo perchè non perdere l'uscita in DVD dell'avvincente serie su Tangentopoli e sulle vicende socio-politiche che 20 anni fa sconvolsero l'Italia.

Una serie italiana ben confezionata, spigliata e moderna, sull'onda insomma di quella di Gomorra - La Serie, apprezzata all'estero tanto da essere presentata al Festival di Berlino: è 1992, la serie TV ideata da Stefano Accorsi e diretta da Giuseppe Gagliardi, che ha portato sul piccolo schermo le vicende socio-politiche che 20 anni fa sconvolsero l'Italia. La serie Sky prodotta da Wildside in collaborazione con La7 e scritta da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, racconta in 10 episodi il 1992 italiano e in particolare l'inchiesta di Mani Pulite.

1992: Stefano Accorsi nella serie Sky
1992: Stefano Accorsi nella serie Sky

Ma la trovata della serie è quella di inserire in modo fittizio sei personaggi nel racconto generale del terremoto di Tangentopoli, sei persone comuni incastonate con le loro storie personali e intrecciate nello sconquasso politico e sociale di quegli anni. Una serie che dopo il meritato successo televisivo è ora finalmente possibile rivedere o scoprire anche in homevideo, grazie a un'edizione distribuita da 20th Century Fox Home Entertainment e disponibile sia in DVD che in Blu-ray. E vi forniamo almeno cinque buoni motivi per farlo.

1. Sei personaggi fittizi in mezzo alla vera Tangentopoli

1992: Domenico Diele e Tea Falco in una scena della serie Sky
1992: Domenico Diele e Tea Falco in una scena della serie Sky

Chi l'avrà vista su Sky, vorrà certamente gustarsela di nuovo con calma. Chi non la conosce, si affretti a farlo, perché nei tre dischi della confezione si potranno apprezzare 10 episodi tesi e interessanti. Nei quali la magia è quella di rivedere persone e fatti reali di quegli anni, ad esempio Antonio Di Pietro e il suo staff, oppure Marcello Dell'Utri (tutti interpretati da ottimi attori), con l'aggiunta però di alcuni personaggi inventati, che si incastrano alla perfezione nella vicenda, sottolineandone alcuni aspetti particolari. Ecco dunque lo spregiudicato pubblicitario Leonardo Notte (Stefano Accorsi), che alle spalle ha un pesante segreto; e poi il ruspante ma rozzo Pietro Bosco (Guido Caprino), ex militare che diventa un po' per caso parlamentare della Lega Nord e cerca di capirci qualcosa della politica romana; quindi l'affascinante Veronica Castello (Miriam Leone), show girl che per il successo e la celebrità è disposta a concedersi a vari uomini potenti e influenti; e ancora la tormentata Bibi Mainaghi (Tea Falco), figlia di un imprenditore travolto dall'inchiesta di Mani pulite; e infine due agenti di polizia che lavorano a fianco del pool di Antonio Di Pietro (Antonio Gerardi), interpretati da Domenico Diele e Alessandro Roja. Proprio l'intreccio di questi sei personaggi fittizi, coinvolti nel clima di quegli anni e nelle vicende reali, è l'aspetto più affascinante della serie.

2. Un curioso tuffo all'indietro di 23 anni

1992: Guido Caprino nella serie Sky
1992: Guido Caprino nella serie Sky

C'è un altro aspetto che rende molto interessante la visione casalinga di 1992. Ed è la sempre curiosa sensazione di fare un viaggio nel passato recente, nell'occasione quello di 23 anni fa. Di scoprire cosa si ricorda di quel periodo e cosa invece era già stato sepolto in qualche anfratto della mente. Di rivedere vecchi personaggi da un'altra prospettiva, ora che molti di quei personaggi popolano anche le cronache odierne. Di rianalizzare fatti che all'epoca si vedevano da un'angolatura certamente diversa. E di restare anche sorpresi dei fenomeni di costume dell'epoca, dei programmi tv, della circolazione delle notizie in un mondo che non viveva ancora nell'era dei social network e degli smartphone. In homevideo, almeno per una volta ognuno farà scorrere per un istante la scena precedente, per vedere se quella cosa corrisponde davvero a quella che si ricordava. E proprio per questo, sarà per forza un viaggio nel passato molto personale. Per tutti.

1992: un'immagine della serie Sky
1992: un'immagine della serie Sky

3. La qualità tecnica dei DVD: video e audio di ottimo livello

1992: una scena di gruppo della serie Sky
1992: una scena di gruppo della serie Sky

Una buona visione homevideo, però, necessita anche di una certa qualità tecnica. E sotto questo aspetto il prodotto targato Fox non delude le attese. Ricordando che è disponibile anche la versione blu-ray in alta definizione, noi abbiamo potuto visionare la versione DVD, scoprendo l'ottima qualità tecnica del prodotto. Già in SD infatti il video presenta immagini molto buone, pulite e dotate di un dettaglio di tutto riguardo per lo standard, ricco di particolari soprattutto negli elementi in primo piano. Il croma rispecchia un po' la visione d'epoca, il quadro è compatto anche sui fondali e gli unici rilievi sono rappresentati da qualche accenno di aliasing nei contorni delle figure sullo sfondo e da alcune sbavature sulle panoramiche, più che altro dovute ai fisiologici limiti del formato. Anche l'audio multicanale è molto efficace. I dialoghi sono cristallini dal centrale, ma anche l'ambienza è assicurata con una buona separazione dei canali, alcuni interventi decisi dell'asse posteriore e del sub, e una resa particolarmente incisiva nella riproduzione della colonna sonora.

4. Un'ora di extra fra speciali, backstage, cast e colonna sonora

1992: l'attrice Miriam Leone interpreta Veronica Castello
1992: l'attrice Miriam Leone interpreta Veronica Castello

Altro motivo per non perdere la serie 1992 in homevideo, è la cura del prodotto anche in fatto di contenuti speciali. Niente di trascendentale, però un'ora di materiale interessante, il giusto per approfondire alcuni aspetti della serie. La parte del leone la fa ovviamente lo speciale di 27 minuti, molto ben fatto, che attraverso varie interventi del cast e dei realizzatori della serie, abbinati a immagini sul set e a tante curiosità, svela come è stata ideato il prodotto e come sono nate le scelte stilistiche e narrative. Un capitolo a parte lo merita la colonna sonora, con un contributo apposito denominato Soundtrack della durata di 8 minuti. A seguire due brevi featurette di un paio di minuti ciascuna, ovvero due backstage sui costumi della serie e sulle location utilizzate. E per finire una sezione dedicata ai sei personaggi principali della serie, ovvero il poliziotto, il pubblicitario, la mela marcia, la ragazza che visse due volte, la soubrette e l'outsider: per ciascuno un minispeciale di circa 3 minuti.

5. La tentazione del binge watching

Dulcis in fundo, quello che è il piacere maggiore che regala la visione di una serie tv in homevideo. Aspettare la programmazione settimanale in tv o andare alla ricerca della data di trasmissione, non è sempre comodo. Soprattutto per ricordare alla perfezione una vicenda che coinvolge tanti personaggi. Avere la possibilità di vedere invece due o tre episodi di fila o addirittura esagerare dandosi al binge watching, facendosi una bella scorpacciata, è certamente una bella comodità. E 1992 si presta bene a una maratona: se alla fine di ogni episodio vorresti vedere come prosegue la storia, è il segnale che la serie funziona. E avere a disposizione i dischetti con tutti gli episodi, ovviamente aiuta molto.