Tutte le curiosità sul film Ricomincio da tre del 1981: curiosità, frasi celebri e citazioni, aneddoti, bloopers, note di regia e produzione, trivia sul film e sui realizzatori.
Date di uscita e riprese
Ricomincio da tre è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 05 Marzo 1981.
Le riprese del film si sono svolte in Italia.
Ecco alcune delle location in cui è stato girato il film:
Firenze, Italia
Napoli, Italia
I poster in casa di Marta
Nel film Ricomincio da tre, in casa del personaggio di Marta sono affissi tre manifesti: uno dedicato al coreografo Alexander Sakharoff, e i due relativi a due film: La quinta offensiva (Sutjeska, 1973) e Ivan Kondarev (1974)
Messeri come Alain Delon
Nel film Ricomincio da tre, il personaggio di Marco Messeri, un folle, nel corso di un monologo concitato e delirante nomina Gianni Agnelli e Alain Delon come simboli di ricchezza e fascino.
Messeri come Alain Delon
Nel film Ricomincio da tre, il personaggio di Marco Messeri, un folle, nel corso di un monologo concitato e delirante nomina Gianni Agnelli e Alain Delon come simboli di ricchezza e fascino.
Lello ruba la frase a Montaigne
Una delle battute più divertenti di Ricomincio da tre verte intorno ad una frase pronunciata dal personaggio di Lello - "Chi parte sa da cosa fugge, ma non sa cosa trova" - che in realtà è di Michel de Montaigne. Ovviamente durante il film Lello sarà smascherato dalla fidanzata di Gaetano, più colta dei due amici napoletani.
I misteri di Parigi... a Firenze
Nel film Ricomincio da tre, durante una discussione concitata tra Lello e Gaetano, uno dei due accusa l'altro di fare "i misteri di Parigi". Si riferisce ad un romanzo di Eugène Sue che si intitola così.
Specifiche tecniche
Girato in: 35 mm. Proiettato in: 35 mm. Colore: a colori. Formato audio: Dolby. Lingua originale: italiano.
Robertino: Ma mammina dice che io ho i complessi nella testa.
Gaetano: E Fuss' 'o Ddio! Quali complessi! Tu tieni 'n'orchestra intera 'ncap, Robbe'.
Gaetano: "Ma mettiamo che questo figlio... cioè... mettiamo che io 'sto figlio... Cioè, come lo chiameremmo?"
Marta: "Mah... io non ci ho ancora pensato. Massimiliano?"
Gaetano: "No no no no, per carità, quale Massimiliano!? No, guarda, lo chiamiamo. cioè... si se decide che 'sto figlio è... cioè che può., cioè... io avevo pensato: Ugo!"
Marta: "Come tuo padre?"
Gaetano: "Sì, ma non per mio padre... cioè a me non me ne importa proprio di questa cosa. No, è propria perché accussì 'o guaglione vene cchiù educato."
Marta: "Ma perché? Massimiliano...?"
Gaetano: "Massimiliano vene scostumato. Cioè... niente, lo so... È proprio il nome che è scostumato. Perché Massimiliano... Per esempio, questo ragazzo sta vicino alla mamma... questo ragazzo si muove per andare a qualche parte? La mamma prima di chiamare "Mas-si-mi-lia-no", il ragazzo già chissà dove è andato, chissà cosa sta facendo! Non ubbidisce, perche è troppo lungo! Invece Ugo, quello come sta vicino alla mamma e sta per muoversi: "Ugo!" Il ragazzo non ha nemmeno il tempo di fare un passo. "Ugo!", e deve tornare per forza, perche lo sente, il nome. Al massimo, proprio... ecco... volendo lo potremmo chiamare Ciro. È più lungo, ma proprio per non farlo venire troppo represso... Però Ciro tiene il tempo di prendere un poco d'aria...".
"Chello ch'è stato, basta, ricomincio da tre".
"Da zero, ricomincio da zero".
"Nossignore, cioè tre cose me so riuscite dint' a vita, pecché aggia perdere pure chelle?".