I morti non muoiono 2019

Horror su uno degli argomenti più amati del genere, un’apocalisse zombie, ma ha molti elementi comici nel suo insieme, visto che gli autori non volevano creare un’opera strettamente horror, ma una sorta di metafora per il panorama politico e sociale degli Stati Uniti, un periodo in cui “sembra che ci divorino vivi”. La storia è abbastanza semplice ma ovviamente è la messa in scena e il cast a rendere al meglio l’idea di partenza del regista e sceneggiatore. Vediamo come il comportamento sconsiderato degli esseri umani, in particolare degli U.S. sia l’artefice della catastrofe che dovranno affrontare. A furia di bucherellare e infiltrare con le operazioni di fracking il sottosuolo del Polo Nord, la Terra è scivolata fuori dal suo asse e questo ha portato a modifiche strutturali del nostro ecosistema: le calotte polari si sono sciolte, la Terra non gira più su se’ stessa, il sole comincia a sorgere di notte mentre di giorno la luna fa capolino in cielo e guarda un po’, i morti decidono di uscire fuori dalle loro tombe, una metafora alquanto palese di gente che dorme mentre il mondo gli sta sfuggendo di mano.

La storia è incentrata in una piccola, sonnacchiosa cittadina di nome Centreville, un posto tranquillo, lontano dalle autostrade e dalle grandi città, dove le stramberie metereologiche ormai sono all’ordine del giorno, gli animali si comportano in maniera insolita e bizzarra ma nessuno sa dare una spiegazione razionale per questi avvenimenti. Inoltre le notizie che circolano cominciano a essere più spaventose che preoccupanti specie quando a Centreville i cadaveri non cominciano a uscire dalle loro tombe eterne per andarsene in giro a mangiare i vivi. Ci sono zombie per tutti i gusti, addirittura un povero cantante country country, vincitore del premio Grammy, ritorna in vita trascinandosi dietro la chitarra.

Ad affrontare la situazione dovrà pensarci il dipartimento di polizia, che qui è composto da ben tre agenti, il Capo Cliff Robertson, l’agente Ronald “Ronnie Peterson e l’agente Minerva “Mindy” Morrison, occhialuti e armati di fucile e quando tutto viene a mancare anche un machete può andar bene. Ma i tre prodi non sono i soli a doversela vedere con gli zombie che girano in città affamati di carne umana - e tra un pasto e l’altro continuano a fare le stesse cose che facevano in vita, usano il cellulare, cercano di giocare a tennis, vogliono bere vino e caffé - il resto degli abitanti capisce che c’è in gioco la vita e ognuno si difende come può, anche se nessuno è preparato a un’eventualità del genere come Zelda Wilson, una donna misteriosa di cui non si sa molto, proprietaria delle pompe funebri locali e con una grande passione per la cultura samurai, specie per le spade giapponesi, che diventeranno molto utili quando ci sarà da dover decapitare zombie che invadono le strade.

Questa è la sinossi ufficiale distribuita dalla Universal Pictures: “Nella tranquilla cittadina di Centreville, qualcosa non va come dovrebbe. La luna splende grande e bassa nel cielo, le ore di luce del giorno diventano imprevedibili e gli animali iniziano a mostrare comportamenti insoliti. Nessuno sa bene perché. Le notizie che circolano sono spaventose e gli scienziati sono preoccupati. Ma nessuno prevede la conseguenza più strana e più pericolosa che inizierà presto a tormentare Centerville: I morti non muoiono - escono dalle loro tombe e iniziano a nutrirsi di esseri viventi, e gli abitanti della cittadina dovranno combattere per la loro sopravvivenza.”