Nato a Genova, Giuliano Montaldo è ancora uno studente quando all'età vent'anni, nel 1950, il regista Carlo Lizzani gli offre una parte nel film Achtung Banditi! In seguito a questa esperienza il ragazzo decide d'intraprendere la carriera cinematografica. Si trasferisce a Roma dove recita in film e spettacoli teatrali e diventa assistente di importanti registi come Lizzani, Gillo Pontecorvo, Sergio Leone e Francesco Rosi. Il suo debutto dietro la macchina da presa risale al 1960, quando realizza un film sulla Resistenza intitolato Tiro al piccione. L'anno successivo la pellicola sarà presentata in concorso al Festival di Venezia.
Nonostante la partecipazione alla prestigiosa competizione Giuliano Montaldo dovrà attendere altri tre anni prima di dirigere il suo secondo lavoro. Cosa che avverrà con il film a episodi Extraconiugale, per il quale Montaldo realizza il capitolo dal titolo La moglie svedese. Il suo secondo lungometraggio, Una bella grinta, vince il premio speciale della giuria al Festival del Cinema di Berlino nel 1965. Il film narra di un arrampicatore sociale che ottiene successo nell'Italia del boom economico. Nello stesso anno il cineasta genovese è al comando della seconda unità di regia nella realizzazione del capolavoro di Gillo Pontecorvo La battaglia di Algeri. Un anno dopo Montaldo vola negli Stati Uniti per filmare l'heist movie Ad ogni costo, uscito negli Usa con il titolo di Grand Slam e sempre in territorio americano effettua le riprese del gangster Gli intoccabili, del 1969.
Subito dopo torna in Italia e nei quattro anni che seguono dirige quelli che ad oggi sono forse i suoi film più famosi. Gott mit uns parla di due soldati tedeschi che durante la seconda guerra mondiale in Olanda decidono di disertare. Sacco e Vanzetti è un'accurata biografia degli anarchici Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti che all'inizio del '900 furono ingiustamente accusati di aver commesso un attentato terroristico dal governo americano. Il film vince il premio per la migliore interpretazione maschile, consegnato a Riccardo Cucciolla per il ruolo di Nicola Sacco. Resta memorabile la colonna sonora diretta da Ennio Morricone e cantata da Joan Baez, che successivamente sarà riarrangiata in vari modi dagli artisti più disparati, da Harry Gregson Williams ai Modà.
Il 1973 è l'anno di Giordano Bruno, bio-pic dell'omonimo frate domenicano torturato e ucciso dalla Chiesa Cattolica. La pellicola, che vede protagonista Gian Maria Volontè, riceve il plauso di parte della critica ed ottiene vari riconoscimenti in diversi festival nel mondo. Nel 1977 torna a parlare di Resistenza con L'Agnese va a morire e tre anni dopo si unisce alla produzione del celebre sceneggiato televisivo dedicato ai viaggi di Marco Polo, un serial finanziato da RAI, BBC e NBC ed interpretato da Anne Bancroft e Denholm Elliott. Girato in Italia, Tibet, Medio Oriente e Cina questo kolossal è stato trasmesso dalle televisioni di 76 nazioni diverse vincendo 4 Emmy Awards e numerosi premi per il portentoso comparto tecnico.
Il regista è noto anche per aver diretto documentari, spot pubblicitari, rappresentazioni liriche e per aver sperimentato nuove tecnologie nel ramo del cinema. Dal 1999 al 2004 è stato anche presidente di Rai Cinema, producendo film campioni d'incassi, rastrellando premi in vari festival e formando nuove generazioni di film-makers italiani. Nel 2001 il presidente Ciampi lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce.
2007 Premio David alla carriera
2012 Candidatura Miglior soggetto per L'industriale
2018 Recitazione
2017 Recitazione
2011 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2007 Regia, Sceneggiatura
Giuliano Montaldo è morto oggi 6 settembre 2023 nella sua casa di Roma: attore, regista e sceneggiatore aveva diretto il film Sacco e Vanzetti
Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo celebra 50 anni dall'uscita nelle sale italiane. Il racconto di un caso giudiziario che sconvolse l'America e tutto il mondo.
La recensione de La morte legale: un documentario che, ripercorrendo la realizzazione del film Sacco e Vanzetti, ci ricorda anche come la Storia si ripeta.
A tre anni di distanza da Noi 4, Francesco Bruni ha presentato alla stampa il suo ultimo film da regista accompagnato dal numeroso cast sul quale svetta uno splendido Giuliano Montaldo. In sala dall'11 maggio in 200 copie grazie alla 01 Distribution.
Francesco Bruni, qui alla terza regia, si conferma tra le migliori penne del nostro cinema grazie al racconto di un'amicizia inaspettata tra un ragazzo demotivato ed un poeta dalla memoria spezzata. In sala dall'11 maggio grazie a 01 Distribution.