Matteo Garrone nasce il 15 ottobre 1968 da una ricca famiglia romana e, dopo essere stato una giovane promessa del tennis, si dedica all'arte diplomandosi al liceo artistico e successivamente lavorando come pittore a tempo pieno. Dopo aver lavorato alcuni anni come aiuto operatore, nel 1996 realizza un progetto cinematografico tutto suo, il cortometraggio Silhouette, che gli farà vincere il Festival Sacher di Moretti.
Dell'anno successivo è il primo lungometraggio, Terra di mezzo, che narra di tre storie di immigrazione a Roma con uno stile già quasi autoriale e improntato alla rappresentazione fedele della realtà. Nello stesso anno gira a New York un documentario sul pentecostalismo, Bienvenido Espirito Santo. Del 1998 è ancora un documentario, Oreste Pipolo fotografo di matrimoni, ma anche il suo secondo lungometraggio, Ospiti, che verrà premiato alla Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia con il premio Kodak.
In questo secondo lavoro il metodo di lavoro del regista si fa già personale e caratteristico: l'uso delle immagini "in presa diretta", non filtrate rispetto alla realtà, un misto di improvvisazione e ricercatezza diventeranno da qui in poi i suoi marchi di fabbrica.
Nel 2000 esce nelle sale Estate romana, in cui la sua vocazione al documentario e alla fiction si amalgamano e sovrappongono per delineare un affresco di sogni e speranze perdute sullo sfondo della Roma pre-Giubileo. Nel 2002 avviene la definitiva consacrazione presso sia il pubblico che la critica: dirige infatti L'imbalsamatore, che gli varrà il David come migliore sceneggiatura, e che rappresenta un punto di svolta per il noir italiano, per la prima volta indagato con l'attenzione al dettaglio tipica del pittore.
Del 2004 è Primo amore, sceneggiato in collaborazione con lo scrittore Vitaliano Trevisan, che sarà anche il protagonista della pellicola.
Nel 2008 esce nelle sale Gomorra, adattamento cinematografico dell'opera letteraria omonima di Roberto Saviano, in cui mette a nudo il ruolo della camorra e della criminalità organizzata nella città di Napoli, che ottiene un vastissimo successo di pubblico e anche il Grand Prix al Festival di Cannes.
Lo stesso anno produce Pranzo di Ferragosto, fortunato esordio alla regia di Gianni Di Gregorio, che aveva collaborato con lui per Ospiti e Gomorra.
Indubbiamente la formazione artistica di pittore, e anche l'essere cresciuto in un ambiente affine a quello dello spettacolo (il padre è critico teatrale, la madre fotografa) ha influenzato la carriera e le scelte registiche dell'autore romano. La sua attenzione per l'immagine, ricercata ma mai artefatta, insieme al suo senso dell'improvvisazione, imprimono alle sue pellicole un forte realismo, frutto anche dell'esperienza come documentarista, che però non travalica l'elemento emozionale, altro perno su cui si fonda la poetica di Garrone. A dimostrazione del suo interesse alla tecnica, lo stesso regista spesso è anche operatore di macchina, per poter cogliere ogni dettaglio, perfino il più fugace, di un'interpretazione intensa o di uno scenario unico.
2012 Premio Grand Prix per Reality
2008 Premio Grand Prix per Gomorra
2023 Premio Leone d'argento per la miglior regia per Io capitano
2019 Candidatura Miglior film non in lingua inglese per Dogman
2009 Candidatura Miglior film non in lingua inglese per Gomorra
2013 Candidatura Miglior regista per Reality
2013 Candidatura Miglior sceneggiatura per Reality
2009 Premio Miglior regista per Gomorra
2009 Premio Miglior sceneggiatura per Gomorra
2009 Candidatura Miglior produttore per Pranzo di Ferragosto
2023 Regia, Soggetto, Produzione, Sceneggiatura
2019 Produzione, Regia, Sceneggiatura
2017 Recitazione
2017 Produzione
Non credo che la TV dei Reality sia in crisi. Anzi, più in crisi è il paese più si cerca di vincere il biglietto della lotteria. (2012)
Dal 4 al 10 maggio Ferzan Özpetek, Matteo Garrone e Valeria Golino incontreranno il pubblico e presenteranno agli spettatori i loro "film del cuore", tutti i film e gli incontri in programma nel prossimo weekend saranno a ingresso gratuito.
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