Viva l'Italia in homevideo dal 17 aprile con uno speciale concorso

In occasione dell'uscita in DVD e Blu-ray del film, ecco un referendum per scrivere l'articolo 140 della Costituzione. Il vincitore incontra il cast.

In occasione dell'uscita home video di Viva l'Italia, che sarà disponibile dal 17 aprile in DVD e Blu-ray targati 01 Distribution, è previsto un "referendum popolare" dal titolo: scrivi il 140° articolo della costituzione!

La Costituzione Italiana ha 139 articoli. Sul sito www.vivalacostituzione.it sarà possibile scrivere la propria proposta di Articolo 140 e partecipare al concorso organizzato da 01 Distribution che darà al vincitore la possibilità di incontrare un personaggio del cast: Raoul Bova, Ambra Angiolini, Michele Placido, Massimiliano Bruno e di registrare con lui un videomessaggio in cui viene letto l'articolo selezionato in modo insindacabile dal regista del film. L'iniziativa è valida dal 15 aprile al 15 maggio 2013.

Viva l'Italia è una favola comica e irriverente, ricca di colpi di scena, che parte da una considerazione: e se un giorno un politico cominciasse a dire la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità? Il politico in questione si chiama Michele Spagnolo, un nome forte, di quelli che comandano, ed ha tre figli: Riccardo, medico integerrimo e socialmente impegnato; Susanna, attrice di fiction senza alcun talento; Valerio, un buonannulla in carriera che deve tutto al padre. In oltre trent'anni di onorata carriera Michele ha sempre anteposto i suoi interessi personali a quelli della collettività ed passato indenne attraverso i mille scandali che hanno flagellato il nostro paese. L'ultima cosa al mondo che dovrebbe succedere ad un uomo del genere dire la verità. Eppure, dopo una notte trascorsa con una "promettente" soubrette televisiva, Michele viene colto da un malore, si salva, ma non senza conseguenze. L'apoplessia ha colpito proprio la parte del cervello che controlla i freni inibitori ed ora il politico dice tutto ciò che gli passa per la testa, fa tutto quello che gli va e non ha la minima cognizione della gravità delle sue azioni. Da questo momento in poi Michele Spagnolo diventa una mina vagante per se stesso, per la famiglia e per il partito.