Viola Davis: "Un regista mi ha chiamata per dieci anni con il nome della sua governante"

Viola Davis ha rivelato di aver scoperto che un regista l'ha chiamata per dieci anni con il nome della sua governante: 'Le micro aggressioni sono emblematiche a Hollywood'.

Viola Davis ha confermato che Hollywood è piena di razzismo sistemico rivelando di essere stata trattata con mancanza di rispetto in alcuni momenti della sua leggendaria carriera: un famoso regista l'ha perfino chiamata ripetutamente con il nome della sua governante e l'attrice statunitense è venuta a saperlo dopo soltanto dopo che erano passati dieci anni.

Viola, come riportato da Variety, ha rivelato che questo fu un incidente particolarmente irritante: il regista in questione era solito chiamarla con un altro nome e lei credeva che fosse un gesto affettuoso: "Avevo un regista che mi chiamava sempre gridando: 'Louise!' Lo conoscevo da 10 anni, mi ha sempre chiamata Louise e ho scoperto che il motivo era che quello era il nome della sua governante".

La star ha detto che l'incidente ha avuto luogo quando aveva 30 anni, ma che "è emblematico delle micro-aggressioni che caratterizzano ancora oggi Hollywood." L'attrice ha anche discusso del razzismo che contraddistingue l'industria cinematografica quando si tratta di scegliere donne nere: "Perché non assumono una donna dalla pelle scura anche se quando entra nella stanza dicono che gli ha lasciati senza fiato? Devono creare spazio per donne così in modo che quando queste attrici prosperano non sta accadendo nonostante le circostanze, ma grazie alle circostanze."

Viola Davis ha anche affermato che le opportunità per le attrici nere sono ancora dolorosamente limitate: "Se volessi interpretare una madre la cui famiglia vive in un quartiere a basso reddito e mio figlio era un membro di una gang che è morto durante una sparatoria, allora potrei farcela".