Venezia 2014, Oppenheimer e Beauvois in concorso

Renato De Maria presenta La vita oscena in Orizzonti. Oltre a The Price of Fame e The Look of Silence, in concorso c'è anche l'iraniano Tales.

Chi lo ha già visto ha detto che è un film spiazzante e durissimo, e ci aspettiamo quindi che sarà uno dei film di punta di oggi. Stiamo parlando di The Look of Silence, nuovo documentario di Joshua Oppenheimer che dopo The Act of Killing - L'atto di uccidere torna a parlare del genocidio in Indonesia di cui si è macchiato il generale Suharto negli anni '60. Al centro del racconto c'è un giovane, Adi, che non ha mai conosciuto suo fratello, che morì nell'eccidio di Silk River e che intraprende un percorso alla ricerca della verità.

The Look of Silence: una scena tratta dal documentario
The Look of Silence: una scena tratta dal documentario

Anche in Tales, altro film in concorso della regista iraniana Rakhshan Bani-Etemad affronta tematiche di natura politica, e lo fa raccontando le storie di tutti coloro che nel mondo devono combattere per ottenere i loro diritti. Che si tratti di registi o sempici impiegati, tutti loro hanno qualcosa che li accomuna: la forza di superare le difficoltà senza arrendersi.

Peyman Moadi e Fatemeh Motamedaria in Tales
Peyman Moadi e Fatemeh Motamedaria in Tales

Il terzo film presentato in competizione oggi è The Price of Fame, ambientato negli anni '70 nei pressi di Ginevra. E' una storia di un uomo che, trovandosi in ristrettezze economiche, inizia a fantasticare di poter fare un sacco di soldi trafugando la salma di Charlie Chaplin, scomparso di recente, e chiedendo un cospicuo riscatto alla famiglia dell'attore. Per il suo film Xavier Beauvois ha voluto la star francese Benoît Poelvoorde e la nostra Chiara Mastroianni.

The price of fame: Chiara Mastroianni in una scena del film
The price of fame: Chiara Mastroianni in una scena del film

Mentre le Giornate degli Autori dedicano spazio a The Goob, deludente dramma di Guy Myhill che abbiamo già avuto modo di vedere in pre-apertura, Orizzonti punta su La vita oscena di Renato De Maria e Reality di Quentin Dupieux.
Il film di Mihill si sviluppa attorno alla forte conflittualità che nasce tra un ragazzo e l'amante di sua madre, un uomo aggressivo e volgare, mentre De Maria si ispira allo scrittore Aldo Nove per il suo film che vede nel cast sua moglie Isabella Ferrari e Clement Metayer nei panni di madre e suo figlio, un ragazzo difficile che troverà la forza di risalire la china dopo un periodo drammatico.

Il film di Dupieux invece incuriosisce sin da adesso per la trama, che vede un cameraman che ha finalmente la possibilità di fare il suo esordio alla regia con un film dell'orrore - cosa che ha sempre sognato - ma le condizioni poste dal ricchissimo produttore trasformeranno la sua avventura in un vero incubo: il buon Jason infatti sarà incaricato di trovare "l'urlo perfetto" quello capace di lasciare il segno nella storia del cinema. E non sarà facile.

Reality: Alain Chabat in cerca dell'urlo perfetto in una scena del film
Reality: Alain Chabat in cerca dell'urlo perfetto in una scena del film