Venezia 2013: a Il terzo tempo e Medeas il Best Innovative Budget

Tra i premiati anche il corto Kush, ambientato all'epoca dell'assassinio di Indira Gandhi.

Venezia UK Trade & Investment (UKTI) e Borsa Italiana annunciano i vincitori del
premio Best Innovative Budget che quest'anno sarà assegnato a tre film in concorso selezionati nella categoria Orizzonti della 70a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica - la Biennale di Venezia 2013. I tre film vincenti sono Il terzo tempo diretto da Enrico Maria Artale, Medeas di Andrea Pallaoro e Kush di Shubhashish Bhutiani. Con il Best Innovative Budget Award, ormai giunto alla sua quarta edizione, UKTI riconosce l'importanza di un approccio creativo e innovativo nella produzione e nel finanziamento del cinema di qualità.

Il terzo tempo segna il debutto come regista di Enrico Maria Artale, talento emergente già insignito di numerosi riconoscimenti per i suoi cortometraggi e formatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Il film è prodotto da Filmauro and CSC Production in collaborazione con Digipix e F.lli Cartocci. Il film narra la storia di Samuel (Lorenzo Richelmy), giovane pieno di problemi e con violenze familiari alle spalle, che viene avviato a un programma di riabilitazione in un'azienda agricola. Il suo assistente sociale Vincenzo (Stefano Cassetti) è anche l'allenatore di una squadra di rugby locale diretta da Teresa (Stefania Rocca). Vincenzo scopre che Samuel è portato per il rugby che, nonostante le difficoltà e gli attriti iniziali finisce con il rappresentare l'opportunità per una nuova scelta di vita. Il film tratta i temi della dignità umana e dei valori di squadra, dove rivalità e rispetto vivono fianco a fianco; tutto questo viene rappresentato nel "terzo tempo", la festa dopo la partita che per le due squadre è sempre il momento per socializzare.

Medeas è l'opera di Andrea Pallaoro regista cinematografico e teatrale già vincitore di numerosi riconoscimenti con suo il precedente film Wunderkammer. Prodotto dalla For There We Were Production di Los Angeles il film è un ritratto intimo di una famiglia rurale delle tensioni e delle ansietà che culminano in un conflitto fra controllo e libertà, intimità e alienazione, un viaggio nei confini imprevedibili del comportamento umano. Kush è un corto di Shubhashish Bhutiani, anch'egli regista emergente che si è diplomato di recente presso la School of Visual Arts (SVA) di New York. Prodotto da Red Carpet Moving Pictures, questo film presentato per la prima volta al festival di cinema e animazione della SVA ha già vinto tre premi ed è l'unica pellicola indiana selezionata a Venezia nella categoria Orizzonti. Kush è ispirato a una storia reale: nel 1984 il Primo Ministro Indira Gandhi fu assassinata da due delle sue guardie del corpo sikh, fatto che provocò rivolte anti-Sikh in tutto il Paese. Un'insegnante di ritorno da una gita con la sua classe di scolari di dieci anni mette tutto il suo impegno per proteggere Kush, l'unico alunno sikh della classe, dalla violenza che cresce intorno a lui. Il messaggio del film è un sentimento di vicinanza e comprensione; la storia è un racconto universale che travalica età, religioni e classi sociali.