Ti ho cercata in tutti i necrologi in sala dal 30 maggio

L'atteso ritorno alla regia di uno degli interpreti più istrionici della cinematografia italiana, che firma una pellicola mistica e provocatoria ispirata a fatti realmente accaduti.

Venti anni dopo Terno Secco il pluripremiato attore e doppiatore italiano Giancarlo Giannini torna dietro la macchina da presa per dirigere il suo secondo film da regista, che lo vede impegnato anche in veste di interprete e produttore. Presentato in anteprima mondiale al Giffoni Film Festival - Memorial de America Latina, Ti ho cercata in tutti i necrologi è un thriller mistico ricco di sfumature e contraddizioni, che ripercorre il viaggio spirituale di un uomo in cerca del senso della sua esistenza, che resterà travolto in una storia di amore assoluto ed appassionato. Giancarlo Giannini è Nikita, il protagonista di questa vicenda carica di odio e violenza, al fianco del quale troviamo il Premio Oscar F. Murray Abraham e Silvia De Santis. Ti ho cercata in tutti i necrologi è una coproduzione italo-canadese e sarà distribuito nelle sale italiane da Bolero Film a partire dal 30 Maggio.

Il personaggio principale del film è Nikita; quello che porta i morti. Una sera, trovatosi coinvolto in una partita a poker in una sperduta villa fuori Toronto il suo destino cambierà per sempre. Per poter estinguere il suo debito di gioco gli viene proposta una caccia all'uomo: 20 minuti separano lui dai creditori che, con i fucili in mano, avranno quel lasso di tempo per stanarlo ed ucciderlo, mentre Nikita avra' il tempo necessario per potersi salvare estinguendo così il suo debito. Sopravvissuto, Nikita entra in una nuova initima dimensione dove il terrore e la follia si insinueranno lentamente e misteriosamente nella sua vita, a tal punto da non desistere dal desiderio di essere 'cacciato'. L'inaspettato incontro con una bella e giovane donna complicherà la trama del film, rendendola piena di colpi di scena e di scelte che coinvolgeranno lo spettatore fino all'ultimo, non ponendo l'accento sulla parola fine.

Fonte: Comunicato stampa