Terence Hill torna sul set di …continuavano a chiamarlo Trinità: le foto evento su Instagram

Terence Hill ha condiviso due foto scattate sul set di ...continuavano a chiamarlo Trinità, il film uscito 50 anni fa che lo vede protagonista insieme a Bud Spencer.

In occasione del 50esimo anniversario dell'uscita di ...continuavano a chiamarlo Trinità, Terence Hill è tornato in uno dei luoghi in cui è stato girato il celebre film che lo vede protagonista insieme a Bud Spencer. L'attore ha immortalato il momento in un paio di foto che, una volta condivise sui social, hanno scatenato l'entusiasmato i fan.

Il prossimo 21 ottobre sarà trascorso esattamente mezzo secolo dall'uscita di Continuavano a chiamarlo Trinità, il film diretto da E.B. Clucher ed interpretato dalla storica coppia composta da Bud Spencer e Terence Hill. Cinquant'anni dopo, l'attore veneto ha approfittato dell'ospitata al Festival del Gran Sasso per fare un giro nei luoghi delle riprese, i quali comprendono Campo Imperatore (alle soglie del Gran Sasso) ed altre zone dell'Abruzzo. ...continuavano a chiamarlo Trinità rappresenta il sequel di Lo chiamavano Trinità, interpretato nel 1970 dagli stessi protagonisti. "È stato fantastico tornare sul set di Trinità dopo tanti anni", ha scritto Terence Hill a commento delle foto che lo mostrano in compagnia di Cristina Pedersoli, figlia di Bud Spencer.

Di recente, Terence Hill ha ufficializzato il suo addio a Don Matteo, la storica fiction RAI che lo ha visto protagonista sin dalla prima stagione, rilasciata nel 2000. Al suo posto ci sarà Raoul Bova, il quale interpreterà Don Massimo, il nuovo sacerdote che farà il suo ingresso nel quinto episodio della stagione 13. I due attori sono stati fotografati sul set della nuova stagione della serie televisiva, che arriverà su Rai1 nel 2022 con 10 nuovi episodi. I motivi dell'addio? "Dopo oltre 250 episodi, è arrivato il momento di svestire la tonaca e concentrarmi sui miei affetti. Avevo voglia di dedicare più tempo alla mia vita privata", ha dichiarato Terence Hill in una recente intervista al Corriere della Sera.