Taxi di Jafar Panahi al Festival del Cinema Africano, d’Asia e America

La pellicola iraniana che ha conquistato la Berlinale aprirà il festival. Tra le anteprime Murder in Pacot di Raoul Peck e il western El ardor con Gael Garcia Bernal.

La 25ma edizione, del Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina (FCAAAL) - l'unico festival in Italia interamente dedicato alla conoscenza delle cinematografie, delle realtà e delle culture dei paesi dell'Africa, dell'Asia e dell'America Latina - si terrà Milano dal 4 al 10 maggio. Il festival sarà aperto dall'anteprima italiana di Taxi, il film di Jafar Panahi vincitore dell'Orso d'Oro all'ultima Berlinale, distribuito in Italia dalla neonata Cinema di Valerio De Paolis.

Madrina d'eccezione di questa 25ma edizione sarà la cantante Malika Ayane, ospite della serata di chiusura del festival. La Giuria Ufficiale, che assegnerà il Premio per il Miglior Lungometraggio del Concorso Finestre sul Mondo, sarà presieduta da Abderrahmane Sissako. Candidato al premio Oscar 2015 con Timbuktu e vincitore di 7 César - primo regista africano a vincere il prestigioso premio francese - Sissako è una vecchia conoscenza del Festival, dove presentò nel 1991 il suo folgorante cortometraggio d'esordio, Le Jeu, per poi tornare, nel 1994, con Octobre che vinse il premio per il miglior Corto.

El Ardor: Gael García Bernal in una scena
El Ardor: Gael García Bernal in una scena

Tra le anteprime in programma quest'anno, Murder in Pacot di Raoul Peck (Haiti, Francia). Ambientato a Port au Prince nel dopo-terremoto, è la storia di una coppia fino a quel momento privilegiata, costretta a fare i conti con le drammatiche contraddizioni della società haitiana. E ancora, Letters from Al Yarmouk (Palestina 2014), diretto da Rashid Masharawi: uno straordinario documentario su Mukhayyam Al Yarmouk, campo profughi palestinese non riconosciuto ufficialmente, creato nel 1957 nel quartiere della città di Damasco quando la zona ancora non faceva parte della città: proprio in questo mese di aprile 2015 l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i profughi ha definito la situazione nel campo "oltre il disumano", e Masharawi si chiede cosa può fare il cinema di fronte a quel disumano. El Ardor di Pablo Fendrik (Argentina, Brasile, Francia, USA 2014), un western-action movie interpretato da Gael García Bernal e Alice Braga, che racconta il dramma dei coltivatori di tabacco della foresta argentina costretti con la violenza a cedere le loro terre.

Dall'India arriva invece The Crow's Egg di M. Manikandan (India 2014), piccolo gioiello di umanità e speranza, già accolto con entusiasmo al Toronto Film Festival e al festival di Roma. Il film, dotato di un'incredibile energia, fra dramma sociale, film per ragazzi e musical in perfetto stile Bollywood, sarà proposto - come El Ardor - nella sezione Films that Feed, legata ai temi di Expo 2015, "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". Sempre in anteprima per l'Italia En La Estancia (Messico, 2014, 106') di Carlos Armella, prodotto da Alejandro González Iñárritu come produttore esecutivo: il film è stato presentato l'anno scorso al Festival di Rotterdam e poi rimontato dal regista. A Milano sarà proposta la nuova versione. Nell'ex villaggio minerario di La Estancia vivono un vecchio di 93 anni e il figlio Juan Diego, tutti gli altri abitanti sono emigrati in cerca di fortuna. Nella vita solitaria di padre e figlio si inserisce Sebastian, un giovane regista di documentari che vuole testimoniare l'abbandono di quel luogo, l'isolamento e l'esistenza essenziale dei suoi ultimi abitanti. Made in China, di Kim Dong-hoo, (Corea del Sud, 2014, 100'), scritto e prodotto da Kim Ki-duk, tratta del risentimento anticinese dei coreani e della loro diffidenza verso tutte le importazioni di cibo in provenienza dalla Cina Popolare.

The Crow's Egg: Aishwarya Rajesh con Ramesh Thilaganathan in una scena del film
The Crow's Egg: Aishwarya Rajesh con Ramesh Thilaganathan in una scena del film

Dal Concorso Cortometraggi, segnaliamo Excuse Me While I Disappear, di Michael MacGarry, (Sudafrica/Angola, 18') su Kilamba Kiaxi, una nuova city costruita dai cinesi nella periferia di Luanda. Il regista e artista Michael MacGarry verrà a Milano dalla Biennale di Venezia dove sarà presente con il progetto The Johannesburg Pavilion. Dalla sezione Films That Feed segnaliamo anche Soul of a Banquet (USA, 2014, 78') di Wayne Wang, il regista hongkonghese naturalizzato statunitense. Il film ricostruisce la storia di Cecilia Chiang, la donna che ha fatto conoscere all'America l'autentica cucina cinese ed è, in parti uguali, una deliziosa lezione di gastronomia e un ritratto commovente della vita di Cecilia dall'infanzia a Pechino prima della Rivoluzione Culturale, alla fuga in America, alla sua esperienza di ristoratrice sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Nella sezione Extr'A verrà presentato in anteprima mondiale Asmarina di Alan Maglio e Medhin Paolos, (Italia, 2014, 69'): un documentario che a partire dal materiale fotografico e audiovisivo presente in archivi istituzionali e privati, raccoglie l'eredità delle storie personali e indaga le sfumature dell'identità e della migrazione della comunità eritrea/etiope, presente in Italia da almeno mezzo secolo. Proiezioni da giovedì 7 a domenica 10 maggio. La programmazione al Mudec continuerà anche nel mese di giugno con altri capolavori del cinema africano. Per informazioni www.festivalcinemaafricano.org.