Strage di Orlando, i tweet delle star sulla sparatoria nel locale gay

Da Dwayne Johson a Julianne Moore, da Neil Patrick Harris a Ellen Page, le reazioni degli attori, registi e star alla strage del "Pulse", nella quale sono rimaste uccise 50 persone.

Cinquanta vittime, per quella che ad oggi resta la strage di massa con il maggior numero di vittime che sia stata compiuta negli States. Nella stagione dei Pride, che portano colore, trasgressione, allegria e visibilità nelle strade e nelle piazze di tutto il mondo, un uomo di trent'anni, Omar Mateen è entrato nel Pulse, uno dei locali gay più conosciuti di Orlando e ha fatto fuoco, per poi essere ucciso. Nelle ultime ore, come sempre accade in queste circostanze, al dolore si sovrappongono i dibattiti, a volte accesi e costruttivi, a volte sterili.

Le star del cinema, tra attori e attrici, ma anche gli artisti legati alla comunità LGBT, hanno preso la parola su Twitter per un unirsi al cordoglio, per una riflessione o un grido di dolore. Tra loro, Dwayne Johnson, Justin Timberlake, Elton John, Rob Lowe, Neil Patrick Harris e tanti altri. C'è chi torna a chiedere a gran voce una legge che controlli l'utilizzo e la vendita delle armi, come Julianne Moore o John Patrick Shanley, il regista di Stregata dalla luna che ha detto di essere un ex-marine, con due fratelli militari, "Sono cresciuto tra le armi e vi dico che avete un problema con le armi. Un grosso problema.". George Takei invece replica duramente ad uno degli ultimi tweet di Donald Trump: "Donald, ancora una volta hai dimostrato che non puoi governare. Cinquanta persone sono morte e tu ti crogioli nelle congratulazioni"

Più provocatorio ma diretto, è il messaggio di Madonna apparso su Instagram: ad accompagnare la foto di due ragazzi che si baciano ironicamente con la lingua, una didascalia che sottolinea l'insensatezza dell'odio: "Se questa immagine vi infastidisce, perché mi seguite? Le lingue non sono un problema, l'intolleranza lo è."

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