Storie maledette 2018: Franca Leosini torna stasera su Rai3 con la strage di Erba

Storie Maledette torna stasera alle ore 21.20 su Rai3: ospiti di Franca Leosini i fratelli Castagna, familiari di tre delle vittime della strage di Erba.

Esultino tutti i "leosiners" all'ascolto perchè la loro beniamina sta per tornare: Franca Leosini torna con Storie maledette e una nuova puntata del programma stasera alle 21.20 su Rai Tre. L'episodio speciale sarà dedicato alla strage di Erba del 2006, in cui persero la vita 4 persone, uccise a colpi di spranga e coltello.

Dopo l'incredibile successo di ascolti ottenuto con le tre puntate precedenti della stagione 2018, in cui Franca Leosini era riuscita ad ottenere interviste esclusive con Paolo Esposito, "l'amante diabolico di Gradoli", e con Cosima Serrano e Sabrina Misseri, uniche accusate dell'omicidio di Avetrana del 2010, Storie Maledette torna a far luce su uno dei delitti più efferati della cronaca nera italiana degli ultimi 20 anni.

Diversamente da quello a cui lo storico programma ha abituato i suoi sempre numerosi spettatori, non ci sarà nessun collegamento o intervista dal carcere: di fronte alla giornalista napoletana e al suo celebre quadernone siederanno Pietro e Giuseppe Castagna, fratelli, zii e figli di tre delle vittime. Grazie alla loro presenza Franca Leosini cercherà non solo di ricostruire la terribile vicenda a 12 anni di distanza dai fatti, ma anche di fare chiarezza, ove possibile, rispetto alla reale estraneità dei due fratelli Castagna. Nel 2012, infatti, Azouz Marzouk, ex marito e padre di due delle vittime, ha chiesto la revisione del processo, che aveva condannato all'ergastolo Olindo Romano e Rosa Bazzi, sostenendo l'innocenza di questi e un possibile coinvolgimento dei familiari delle vittime, che non avevano mai accettato la sua relazione con Raffaella Castagna.

"Sarà una puntata anomala" - promette Leosini in un'intervista concessa all'ANSA - "mi soffermerò sui personaggi, racconterò tutto quello che non si sa, come si sono conosciuti Azouz Marzouk e Raffaella Castagna, come i genitori di lei abbiano vissuto l'innamoramento della figlia per questo giovane tunisino che arrivava da un altro pianeta, e ancora, cosa fa Azouz adesso. Cercherò di spiegare come si sono svolte le vite di Olindo e Rosa, la "coppia quadrupede", come li definì il pubblico ministero per sottolinearne la fusione patologica. Mi confronterò con i fratelli di Raffaella, in particolare con Pietro, indicato come l'autore di una strage dettata da motivi di interesse da chi sostiene l'innocenza di Olindo e Rosa."

La strage di Erba

La sera dell'11 dicembre del 2006 divampa un incendio in un condominio di via Diaz a Erba, comune in provincia di Como. Due vicini di casa, accorsi dopo essere stati insospettiti dal fumo, trovano il corpo agonizzante di un uomo, Mario Frigerio, sul pianerottolo di un appartamento al primo piano. Una volta portato in salvo l'uomo, la scoperta che attende i due condomini e le forze dell'ordine è ben più macabra: nell'appartamento vengono rinvenuti i corpi senza vita di Raffaella Castagna, 30 anni, uccisa a sprangate, poi accoltellata con 12 fendenti e sgozzata, di sua madre Paola Galli, 60 anni, uccisa con colpi di spranga e coltello, e del piccolo Youssef Marzouk, solo 2 anni, ferito mortalmente alla gola. Al piano superiore giace invece il corpo di Valeria Cherubini, 55 anni, vicina di casa e moglie di Mario Frigerio, colpita mentre cercava di prestare soccorso alle vittime e poi finita nel suo appartamento, al piano superiore, con 34 coltellate (ma dichiarata morta ufficialmente per le esalazioni di monossido di carbonio). Nell'incendio muore anche il cane della coppia.

Rosa Bazzi Olindo Romano

Dopo giorni di indagini le autorità dichiarano unici responsabili della strage i vicini di casa Olindo Romano e Rosa Bazzi. A gravare su di loro non solo l'assenza di alibi (fatta eccezione per lo scontrino di un McDonald's che si riferisce, però, alle due ore antecedenti alla strage), ma anche i continui battibecchi con Raffaella Castagna, sfociati in una causa civile nel 2005. A cui si aggiungono le testimonianza di Mario Frigerio, unico testimone diretto ancora in vita della strage, e degli altri condomini che accusano Olindo e Rosa di aver creato un clima di terrore in tutto lo stabile. Il 26 novembre 2008 la Corte d'Assise pronuncia il verdetto di colpevolezza per i due coniugi che vengono condannati all'ergastolo con l'isolamento diurno per 3 anni, il massimo della pena.

Nel 2012, però, sia gli avvocati della difesa che Azouz Marzouk, ex marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, chiedono la riapertura del processo: Olindo e Rosa si dichiarano innocenti e alcune dichiarazioni del tunisino gettano l'ombra del sospetto sui familiari di Raffaella, in particolare sui due fratelli Pietro e Giuseppe. Il delitto non sarebbe stato commesso dai vicini di casa ma per motivi di interesse e per astio nei confronti di Marzouk. Ad aprile del 2017 la Cassazione, come richiesto dalla difesa, ammette il riesame di sette elementi di prova ma, a luglio del 2018, i reperti non ancora analizzati vengono distrutti.