Si chiude oggi a Roma 'Asiatica Film Mediale'

Si concluderà oggi a Roma l'annuale rassegna gratuita dedicata al cinema asiatico. Alla premiazione di ieri, riconoscimenti al siriano "Listener's Choice" e al corto indonesiano "Night in the daytime", che ha ottenuto il Premio Città di Roma.

Si è svolta ieri, a Roma, la cerimonia di premiazione di Asiatica Film Mediale, l'annuale rassegna capitolina, completamente gratuita, dedicata al cinema asiatico, che nonostante i pesanti tagli operati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha fatto registrare quest'anno oltre 16.000 presenze. "E' un dato importante", ha detto Italo Spinelli, direttore della kermesse (che è iniziata il 20 novembre e si chiuderà oggi, nei cinema Capranica, Capranichetta e Casa del Cinema), "che dimostra che la manifestazione ha resistito, che ha un suo pubblico, è apprezzata ed è amata. In questa quinta edizione abbiamo proiettato film più controversi rispetto al passato, opere di sconcertante attualità e di una certa crudezza: questo perché siamo convinti che sia più che mai indispensabile una presa di coscienza di ciò che accade intorno a noi."

Con lo slogan "Make movie no war", l'edizione di quest'anno di Asiatica Film Mediale si è infatti caratterizzata per una certa attenzione a film provenienti da aree "difficili", che stanno vivendo avvenimenti drammatici che spesso e volentieri vengono rappresentati dal cinema. La proposta è stata comunque varia e differenziata, con oltre cinquanta pellicole provenienti da Afghanistan, Bangladesh, Cambogia, Cina, Corea, Filippine, Giappone, Hong Kong, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakistan, Malesia, Nepal, Singapore, Siria, Sri Lanka, Taiwan, Uzbekistan e Vietnam.
Sono stati due i premi assegnati ieri nell'affollata sala del cinema Capranica, sito nel centro di Roma: il Premio Città di Roma, che viene assegnato ad un regista emergente di particolare talento, è andato al cortometraggio indonesiano Night in the daytime, diretto dalla regista Lukitasari W. Sunowo, "per aver saputo raccontare un Paese e una condizione, la solitudine, con rara sensibilità, e per incoraggiare il suo talento"; un riconoscimento speciale è andato poi al regista siriano Abdullatif Abdulhamid, di cui è stato proiettato Listener's Choice, "per il lirismo con cui ha saputo raccontare i giochi del destino e la realtà della guerra".

Tra i film programmati dalla rassegna sono da ricordare i tre film che rispettivamente Afghanistan, Iran e Taiwan proporranno per i prossimi premi Oscar: Terra e cenere di Atiq Rahimi, Turtles can fly di Bahman Ghobadi, e 20 30 40 di Sylvia Chang (che verrà proiettato stasera e sancirà la chiusura ufficiale della manifestazione).
Spinelli ha tenuto poi a ricordare il successo dell'iniziativa "Focus su Tokyo", che ha proposto pellicole spazianti in un arco di tempo che va dagli anni '30 fino ai giorni nostri, dedicate alla capitale nipponica, e la presenza del regista giapponese Kiyoshi Kurosawa, tra i più importanti rappresentanti del nuovo cinema nipponico, che ieri ha presentato il suo ultimo film Doppelganger.
Il direttore di Asiatica Film Mediale ha concluso ricordando l'intento di base della manifestazione, e lanciando l'allarme per i tagli governativi che ne mettono a rischio la sopravvivenza: "E' una manifestazione, la nostra, che nasce con il preciso intento di diffondere la cultura della differenza, e che ora, grazie all'indifferenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, rischia di non giungere alla sua sesta edizione."