Shia LaBeouf su #ALLMYMOVIES: 'Tutto ciò che voglio è essere amato'

Dopo la cinemaratona di 36 ore tenutasi la scorsa settimana a New York, l'attore fa il bilancio dell'esperienza.

La scorsa settimana, per tre giorni Shia LaBeouf si è rinchiuso nell'Angelika Film, piccolo cinema di New York, per rivedere tutti i suoi film dal più recente al più vecchio. Il progetto artistico, divenuto ben presto noto agli internauti di tutto il mondo come #ALLMYMOVIES, ha visto l'attore per lo più muto, intento a piangere, ridere, dormire, mangiare pizza o fissare lo schermo con la massima attenzione mentre intorno a lui il pubblico si avvicendava giorno e notte.

Shia LaBeouf sbadiglia durante la maratona di #ALLMYMOVIES
Shia LaBeouf sbadiglia durante la maratona di #ALLMYMOVIES

Dopo la fine dell'esperimento, Shia ha rilasciato le prime dichiarazioni su #ALLMYMOVIES, confessando: "La mia prima preoccupazione era che il pubblico mi gettasse addosso popcorn o mi desse fuoco ai capelli con un accendino. Temevo che il pubblico mi odiasse, mentre tutto ciò che voglio è essere amato. Nessuno vuole essere odiato. Sono uscito da questa esperienza amandomi. Non in modo grandioso, ma mi sono sentito parte di una comunità. Tutti siamo parte dell'umanità."

Questo sentimento di condivisione, Shia lo ha provato rivedendo Una famiglia allo sbaraglio, film Disney durante la cui visione ha sorriso spesso. "Non ero solo io a sorridere" spiega l'attore. "Se osservate i fotogrammi, tutto il pubblico sorrideva come se si ricordasse il film. Mi ricordo i personaggi, mi ricordo questa stupida canzoncina. Tutti ci siamo ritrovati a riguardare l'annuario e tutti siamo in quell'annuario."

Shia LaBeouf durante la maratona di #ALLMYMOVIES
Shia LaBeouf durante la maratona di #ALLMYMOVIES

Non tutti i film di Shia LaBeouf, però, sono stati accolti in maniera positiva. "Quando un film diventa brutto, e il pubblico si è accorto che anche io lo percepivo, diventa un segreto condiviso. Siamo tutti sulla stessa barca, lo spettatore e io. Anche per me è difficile rivedermi perciò in alcuni casi ho preferito schiacciare un pisolino. Rivedermi era odioso per me, ma nessuno ha avuto da ridire sul mio comportamento." A un certo punto Shia ha scelto di fare una dormita sul pavimento del cinema per poi rialzarsi e tornare al suo posto per Transformers - La vendetta del caduto. Il film non sembra, però averlo divertito, visto che a un certo punto Shia è tornato ad addormentarsi durante la visione. "Su Transformers 2 il pubblico si è accorto che sprofondavo sulla sedia. Non era una cosa performativa, ero io che andavo in crisi."

Alla fine, però, quella di #ALLMYMOVIES può essere considerata un'esperienza positiva: "Ciò che è successo in quella sala è che per alcuni giorni abbiamo condiviso qualcosa. Sapevamo che era vero, non avevamo bisogno di spiegarci a parol e questo ha reso tutto meraviglioso" ha concluso l'attore.