Set 'esplosivi' per Homeland, Blue Bloods e Community

Tra litigi, insulti e minacce di denunce, le tre serie stanno attraversando delle piccole bufere che potrebbero addirittura fermare la lavorazione o portare a dei licenziamenti.

C'è aria di burrasca in questi giorni sul set di alcune serie TV. A cominciare da Blue Bloods, che sta attraversando davvero un brutto periodo: tra la produzione della cop series e un membro del cast, la bella Jennifer Esposito, si è creata una frattura che minaccia di eliminare per sempre il personaggio di Jackie Curatola dai futuri episodi. L'attrice ha ricevuto una diagnosi di celiachia, per la quale il suo medico curante le ha prescritto una riduzione degli orari di lavoro e maggior riposo. In seguito a questo sviluppo l'attrice ha informato la produzione di aver bisogno di modificare il suo calendario ma o c'è stato un malinteso, o la CBS non ha tenuto conto della sua richiesta, procurando all'attrice uno stress fisico tale da farla collassare sul set. Il network ha rilasciato un commento ufficiale dicendo che "Jennifer ci ha informato che sarà disponibile soltanto per un numero limitato di ore, cosa che le impedirà di rispettare il suo orario di lavoro, come conseguenza abbiamo dovuto, a malincuore, metterla in aspettativa". La Esposito dal canto suo ha risposto dal suo Twitter dicendo che "la CBS mi ha messo in aspettativa non pagata e mi ha bloccato per via del contratto, impedendomi di lavorare altrove subito dopo che li ho informati della mia malattia e del fatto che avevo bisogno di riposo. Il network non ha ascoltato la prescrizione del mio medico e io sono svenuta sul set, ma la CBS ha implicato che la mia malattia è inesistente e che questo è solo un modo per ottenere più soldi! Sono passati due mesi e non mi hanno fatto ritornare sul set e non mi lasciano libera dal contratto, un comportamento vergognoso!". Per il momento l'attrice ha già girato la sua ultima scena della stagione e il network potrebbe facilmente cancellarla dallo show.

Altra storia per Community, dove la produzione si è fermata per via di Chevy Chase. Questo è il secondo scandalo che vede l'attore protagonista, il quale tempo fa è entrato in contrasto con il creatore Dan Harmon (il quale poi è stato allontanato dalla serie senza spiegazioni). Stavolta Chase, il cui personaggio è quello di un anziano bigotto e razzista, ha usato una parola estremamente dispregiativa (negro) nel bel mezzo di una scena. L'invettiva non era rivolta ai suoi colleghi Yvette Nicole Brown o Donald Glover (entrambi afro-americani), ma lo shock è stato talmente forte che la produzione si è bloccata fino a quando l'attore non ha convocato il cast e la troupe per scusarsi ufficialmente. Già in occasione del suo scontro con Harmon c'erano stati molti dubbi sul ritorno dell'attore nella comedy, Chase aveva perfino dichiarato apertamente di non amare il suo personaggio. Che sia arrivata l'ora di Pierce?
Per concludere in bellezza Homeland è sul punto di essere denunciata dallo stato del Libano per la rappresentazione che ha dato di Beirut durante i primi episodi della stagione in corso. La produzione ha illustrato la capitale come un luogo dove si respira un'atmosfera di terrore, con soldati armati a ogni angolo e terroristi nasconsti in ogni anfratto, in particolare Hamra Street nella parte ovest della città è stata descritta come un quartiere pericolosissimo, mentre in realtà è una strada con negozi di libri, pub e caffé dove la gente ama riunirsi. Il ministro del turismo Fadi Abboud ha dichiarato alla stampa che le autorità stanno esplorando possibili azioni legali da intraprendere. Come se non bastasse, la popolazione della città si sente largamente offesa dal fatto che la troupe abbia girato in Israele, a Tel Aviv, per le scene ambientate in Libano. "Israele ci ha attaccato, invaso, ha distrutto il nostro paese" dicono gli abitanti di Beirut, mentre il sindaco della capitale israeliana dichiara che i libanesi dovrebbero sentirsi onorati del fatto che una città così bella come Tel Aviv sia stata usata per descrivere Beirut in uno show televisivo. Per il momento il ministero libanese non è passato ancora alle vie di fatto e c'è rallegrarsi anche del fatto che l'Hezbollah (partito sciita del Libano e considerato dagli estremisti del medio oriente come un movimento di resistenza) non abbia mai sentito parlare dello show, considerato il modo in cui la sua presenza è stata usata nelle storyline della serie. Rappresentanti della produzione hanno semplificato la polemica dicendo semplicemente che girare in Israele è più facile. Speriamo che non ci siano ulteriori ramificazioni.