Scherzi a parte 2018: le vittime della quarta puntata in onda stasera!

Scherzi a parte torna stasera alle 21.15 su Canale 5, con la quarta e ultima puntata: tra le vittime di Paolo Bonolis anche Andrea Iannone e Matteo Renzi.

Nuovo appuntamento stasera con Scherzi a parte, alle 21.15 su Canale 5, con la quarta puntata che sarà anche l'ultima della stagione per il popolare programma Mediaset. Vittime illustri stasera per Paolo Bonolis che sarà alle prese con gli scherzi fatti al pilota Andrea Iannone, ex fidanzato di Belen Rodriguez, il comico Andrea Pucci, il noto e irriverente conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani e nientepopodimeno che l'ex premier Matteo Renzi. Le prime tre puntate dello show, che va in onda dal 9 novembre, hanno fatto registrare ottimi ascolti, ma la sfida per il conduttore si presenta ancora più ardua per la diretta concorrenza di Prodigi su Rai Uno, la serata Unicef condotta da Flavio Insinna che vedrà la partecipazione di tanti volti amati della TV tra cui Pippo Baudo e Serena Autieri.

Una grossa mano a Paolo Bonolis per lo share dell'ultima puntata di Scherzi a parte potrebbe arrivare dal cattivissimo scherzo preparato per Matteo Renzi con la collaborazione di Lucio Presta, che è produttore del docu-film su Firenze a cui l'ex premier sta in qualche modo affidando il proprio rilancio, e che è attualmente in produzione. Renzi è stato attirato in uno storico ristorante di Bagno a Ripoli per girare una scena del documentario, ma, nonostante fossero tutti pronti a cominciare, l'ingresso di Lucio Presta ha annunciato che no, il materiale fin qui preparato non andava affatto bene e sì, il film era stato annullato. Quale sarà stata la reazione di Matteo? Lo scopriremo stasera su Canale 5.

Certo, difficilmente vedremo l'ex premier arrabbiato come Lorella Cuccarini nella puntata precedente del programma. La più amata dagli italiani era stata contattata per un featuring in un brano trap, che doveva un po' suonare come la versione contemporanea e alla moda del suo classico La notte vola. Attirata da una prima strofa dal significato innocuo, solo in fase di registrazione "Cucca", come è stata soprannominata dal finto trapper, ha scoperto le restanti porzioni di testo. Ed è stato così che, tra un "milfona" e riferimenti sessuali piuttosto volgari, Lorella ha cominciato a perdere le staffe con i produttori. Niente, però, in confronto a quello che è accaduto quando è spuntato un finto contratto che suo figlio avrebbe sottoscritto e da cui era ormai impossibile retrocedere, pena il pagamento di 85.000 euro. Curiosi? Trovate qui la clip completa.