Roman Polanski fa causa all'Academy: "La mia espulsione è ingiusta"

Roman Polanski ha deciso di fare causa all'Academy dopo essere stato, un anno fa, espulso dall'organizzazione.

Roman Polanski ha deciso di fare causa all'Academy dopo essere stato espulso dall'organizzazione. Gli avvocati del regista hanno infatti presentato alla Corte di Appello di Los Angeles i documenti in cui sostengono che le motivazioni utilizzate per punire il filmmaker, per la violenza sessuale compiuta 1978 su una tredicenne, non possono essere accettate.

L'avvocato Harland Braun sostiene che Polanski debba essere riammesso tra i membri dell'Academy il prima possibile sottolineando: "L'Academy ha fallito nel rispettare le proprie regole, linee di condotta e normative espellendolo senza avvisarlo e privandolo dell'opportunità di esporre le proprie ragioni, violando quindi le leggi riguardanti le associazioni esistenti in California".
Nel maggio 2018 l'Academy aveva sostenuto che l'espulsione di Roman Polanski e Bill Cosby fosse necessaria in base agli standard etici su cui si fonda l'organizzazione e che si volesse ribadire che i membri devono essere in line acon i valori legati al rispetto per la dignità umana alla base dell'organizzazione.

Il regista, che nel 2003 ha vinto l'Oscar per il film Il pianista, è in esilio volontario in Europa da oltre 40 anni dopo essere stato condannato per il rapporto sessuale avuto con un una tredicenne negli anni Settanta. Polanski, che è nato in Polonia, da allora non mette piede sul suolo americano e ha cercato in più occasioni di far decadere le imputazioni a suo carico sostenendo di essere stato giudicato in modo non corretto, anche a causa di politici corrotti.

Roman Polanski, nella sua carriera, ha conquistato altre sei nomination agli Oscar e solo nel 2018 è stato espulso dall'Academy, dopo 50 anni trascorsi tra i membri dell'organizzazione.

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