Roberto Saviano sfida Matteo Salvini: "Mi toglie la scorta? Le sue solo minacce"

Durante la conferenza stampa di La paranza dei bambini al Festival di Berlino, Roberto Saviano ha commentato le minacce di Matteo Salvini sulla scorta.

In concorso al Festival di Berlino 2019 c'è solo un titolo italiano, ovvero La paranza dei bambini, il film di Claudio Giovannesi tratto dal libro omonimo di Roberto Saviano. Oggi il film è stato presentato alla stampa e, durante la conferenza della pellicola, lo scrittore ha avuto modo di dire la sua sulla scorta e sulle parole di Matteo Salvini.

Img 3473
Berlino 2019: Roberto Saviano sul red carpet de La paranza dei bambini

La paranza dei bambini racconta la fame di potere e la perdita di innocenza di un gruppo di ragazzi, ma il film si allontana dal libro e rappresenta una realtà molto diversa da quella che abbiamo potuto conoscere nelle due incarnazioni di Gomorra, quella cinematografica e televisiva. Durante l'intervista a Berlino, Roberto Saviano ha potuto rispondere a una domanda riguardo la scorta che Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ha minacciato di togliergli:

"Ovviamente non dipende da me, bisognerà capire. Quello che sta succedendo in questo momento in Italia è molto grave, è stata tolta la protezione a un altro giornalista, Sandro Ruotolo, e c'è stato impegno da parte mia e di altri per fargliela riavere. Al di là della mia sicurezza, la scorta non è un privilegio, è un dramma, sono decine i giornalisti sotto protezione in Italia. Sono stati uccisi alcuni a Malta e altrove e non è più un periodo sicuro per chi racconta l'Europa. Io sono sereno della mia attività, continuerò a raccontare e non mi farò intimidire da queste minacce che il Ministro degli Interni continua a fare. Ci tengo a porre l'attenzione sul suo indossare la divisa, che è un'aggressione alla democrazia. Ma di questo avremo modo di parlare."

Il lungometraggio sarà distribuito nei cinema italiani proprio a partire dal 13 febbraio grazie a Vision Distribution. Protagonisti sono sei quindicenni - Nicola, Tyson, Biscottino, Lollipop, O'Russ, Briatò - che vogliono fare soldi, comprare vestiti firmati e motorini nuovi. Giocano con le armi e corrono in scooter alla conquista del potere nel Rione Sanità. Con l'illusione di portare giustizia nel quartiere inseguono il bene attraverso il male. Sono come fratelli, non temono il carcere né la morte, e sanno che l'unica possibilità è giocarsi tutto, subito. Nell'incoscienza della loro età vivono in guerra e la vita criminale li porterà ad una scelta irreversibile: il sacrificio dell'amore e dell'amicizia.

Nel cast del progetto molti giovani attori: Francesco Di Napoli, Artem Tkachuk, Alfredo Turitto, Ciro Vecchione, Ciro Pellecchia e Mattia Piano Del Balzo, rispettivamente interpreti di Nicola, Tyson, Biscottino, O'Russ, Lollipop e Briatò.