Roberta Torre dirige L'accarezzatrice di Giorgia Wurth

Il film è tratto dal secondo romanzo di Giorgia Wurth, che sarà anche interprete della pellicola.

L'accarezzatrice, il secondo libro dell'attrice Giorgia Würth, uscito in libreria il 1°aprile edito da Mondadori, diventerà un film per il cinema. Sono stati acquisiti, infatti, i diritti cinematografici per trasformare questa delicata storia, che affronta coraggiosamente il tema legato al rapporto tra sesso e malattia, in un film che sarà diretto dalla regista Roberta Torre e che vedrà protagonista la stessa Giorgia.

Gioia ha trent'anni e mette passione in tutto quello che fa, ma sta affrontando un periodo difficile dopo essere stata licenziata dall'ospedale in cui lavorava e lasciata dal suo storico fidanzato Giuseppe. Come se non bastasse suo padre è molto malato. Ogni mattina Gioia risponde agli annunci di lavoro e manda curriculum ma nulla si muove. Finché un giorno risponde a un annuncio in cui si richiede "un'infermiera con spiccata sensibilità". Giunta a Lugano per il colloquio trova ad accoglierla Rosa, una donna malata di sclerosi multipla e suo marito anche lui gravemente malato. Rosa sta cercando per lui un'assistente sessuale che gli conceda di vivere quel piacere che lei non è più in grado di donargli e a cui lui stesso, a causa dei limiti imposti dalla malattia, non può avere accesso da solo. Gioia fugge scandalizzata e offesa, ma l'incontro con Rosa e suo marito è come un seme che inizia a germogliare dentro di lei. Presto Gioia scoprirà molte cose che non immaginava sul mondo dei disabili e sull'apartheid in cui spesso la società li confina.