Ricordando Steve McQueen

25 anni fa, in Messico, si spegneva il leggendario protagonista di 'Papillon' e 'Bullitt'.

Venticinque anni fa moriva Steve McQueen, il leggendario attore americano che dopo un'infanzia ed una giovinezza vissute tra espedienti e piccoli furti, nel 1950 si trasferisce a New York, dove lavora come barista e nel frattempo inizia a lavorare come comparsa nei film. Dopo essere stato ammesso all'Actors' Studio di Lee Strasberg, e dopo essersi fatto le ossa a Broadway, McQueen debuttò nell'horror fantascientifico Fluido mortale, e quindi riuscì ad imporsi all'attenzione del pubblico con la serie televisiva Wanted: Dead or Alive. In seguito arrivano pellicole come I magnifici sette, Sacro e profano, Gli occhi del testimone, quindi il suo primo ruolo da protagonista nella commedia Per favore non toccate le palline.

Nel '63 Sturges lo chiama ancora una volta per La grande fuga, e il personaggio qui interpretato, poi caratterizzerà il suo percorso come attore. Giunto all'apice della sua popolarità, dopo film come Bullitt, Quelli della San Pablo e Il caso Thomas Crown, a partire dagli anni '70 diventa più selettivo sui film da interpretare, e preferisce dedicarsi a progetti in cui i personaggi siano più approfonditi. Oltre a pellicole come Papillon e L'inferno di cristallo, partecipa anche ad un documentario sulla sua grande passione, ovvero le auto da corsa ed il racing.

Molto movimentata anche la sua vita sentimentale: McQueen si sposa tre volte, prima con Neile Adams - un matrimonio dal quale nasceranno due figli - poi con la splendida e magnetica Ali MacGraw, e poi con Barbara Minty.

Verso la fine degli anni '70, e dopo il grande successo de L'inferno di cristallo, l'attore trascorre un periodo di inattività, in cui interpreta solo un film, An Enemy of the People, nel '78.
Nel '79 gli viene diagnosticato un tumore ai polmoni, che dopo circa un anno lo porta alla morte. Steve McQueen si spegne il 7 novembre 1980, in Messico, dopo un intervento effettuato per limitare la massa tumorale che gli aveva attaccato lo stomaco. Poco prima di morire, ha il tempo di interpretare due film: Tom Horn e Il cacciatore di taglie.