Quello che (non) ho: ascolti record per Fazio-Saviano

I due conduttori fanno il pieno facendo segnare il 12,66 percento di share e permettendo a La 7 di risultare la terza rete più vista della serata.

Dopo il successo di Vieni via con me, il collaudato duo Fabio Fazio - Roberto Saviano fa il bis su La 7 con Quello che (non) ho. 3 milioni di spettatori, il 12,66% di share, record per La7. Che i dirigenti di RaiTre si stiano mordendo le mani per aver deciso di non riconfermare Saviano nel loro palinsesto? La prima di tre serate consecutive - le altre due puntate andranno in onda stasera e domani in diretta dalle Officine Grandi Riparazioni di Torino - ripropone una formula collaudata: tante parole, ma mai a caso, molti ospiti, due storie affidate a Roberto Saviano, il tutto condito dagli interventi di Fazio che fa da collante allo show. In una televisione votata alle urla, ai pianti, alla spettacolarità, ai centimetri di carne in mostra e alla polemica facile il programma di Fazio e Saviano si eleva per il suo voler restituire il vero significato a ogni parola attraverso reading puntuali che vedono impegnati l'ottimo Pierfrancesco Favino, protagonista di uno dei momenti più commoventi della serata con l'elenco delle parole che si augura andranno a comporre la vita di sua figlia, la cui nascita è attesa a giorni, di Pupi Avati che sviscera il significato della parola 'sempre' e dello scrittore Massimo Gramellini che dedica un momento di riflessione ai risultati delle elezioni tedesche.

Roberto Saviano apre il suo primo intervento, dedicato ai suicidi causati dalla crisi e dalle infiltrazioni mafiose nelle aziende in fallimento, togliendosi un sassolino dalla scarpa e rievocando la polemica dello scorso anno con Maroni che ruotava intorno alla parola 'interloquire'. Particolarmente intensa e dolorosa la lunga rievocazione della strage di Beslan dove, nel 2004, un gruppo di terroristi ceceni fece irruzione in una scuola prendendo più di 1200 persone in ostaggio e causando la morte di centinaia di bambini e adulti. Piero Pelù, ospite musicale della serata con i Litfiba insieme a Raphael Gualazzi e all'ospite fissa Elisa, ha lanciato uno strale contro la Fiat, rea di aver abbandonato molti suoi operai, dopo aver eseguito una versione rock di Quello che non ho, pezzo di De André che funge da leit motiv musicale dello show, mentre Luciana Littizzetto, altra presenza fissa dello show, dedica il suo monologo comico a denunciare la violenza contro le donne, ma si lascia andare a qualche volgarità di troppo che però non impedisce di strappare più di una risata nel pubblico. Utilissima la puntualizzazione sulla parola finanza, spiegata in modo impeccabile dal comico Paolo Rossi, ma il premio per il momento più pungente della serata va al duello su politica/antipolitica che vede contrapposti Gad Lerner e un feroce Marco Travaglio. Quel che Fazio e saviano hanno, di certo, è un pubblico di spettatori affezionati che li segue anche dopo il cambio di rete e stasera si fa il bis su La 7.