OuiJa: l'aldilà secondo Brian Goldner

Il produttore esecutivo del film che sarà ispirato alla tabella grafica utilizzata per mettersi in contatto con gli spiriti - sulla quale la Hasbro detiene i diritti - ha anticipato qualche dettaglio sul progetto che sta sviluppando, e spiega che 'non sarà una versione di Jumanji in salsa horror'.

Dopo l'accordo firmato tra la Hasbro e la Universal, si continua a lavorare a nuovi progetti ispirati ai giochi più famosi della celebre casa di produzione di giocattoli: dopo il successo di Transformers, negli ultimi tempi si è parlato di adattare per il grande schermo le idee alla base di giochi come Mr. Muscolo, Cluedo, Candy Land (che sarà un film diretto da Kevin Lima), e qualche mese fa si era parlato anche di OuiJa, la celebre tabella grafica che viene utilizzata per contattare gli spiriti durante le sedute medianiche, della quale la Hasbro detiene i diritti di produzione.
Dopo che era stata annunciata l'inizio della pre-produzione del film, a maggio dello scorso anno, molti si erano detti che probabilmente il film sarebbe stato un "giocattolone" di grande impatto visivo e nulla più, ma in una recente intervista, il produttore esecutivo del progetto Brian Goldner ha precisato invece che si tratterà di un vero e proprio thriller soprannaturale, con alcuni elementi che ricorderanno pellicole come The Ring e The Gift, con Cate Blanchett.

"Non aspettatevi una versione di Jumanji in salsa horror, perchè in OuiJa non ci sarà un gioco di società che prende vita" - ha anticipato Goldner spiegando che i realizzatori del film stanno seguendo due principi base nello sviluppo del progetto, che vedrà un gruppo di persone impegnato a mettersi in contatto con l'oltretomba tramite la tabella. "Il primo è di stare attenti a ciò che si desidera, il secondo invece è una domanda che si fanno tutti: OuiJa è solo un gioco, o qualcosa di più serio? Quando ci si mette in contatto con gli spiriti accade tutto realmente, oppure è frutto della suggestione?"

Un altro elemento che sarà sicuramente sviluppato dagli autori è la possibilità di superare in qualche modo il confine tra il nostro mondo e l'aldilà, ma nelle loro intenzioni non c'è la volontà di realizzare un film per tutti, ma qualcosa che possa riprendere le stesse atmosfere da brivido degli episodi che hanno vissuto un po' tutti i ragazzi che si sono ritrovati a casa di qualcuno per una seduta medianica.