Oscar 2013: il regista palestinese di 5 Broken Cameras fermato a LAX

L'ufficio immigrazione non credeva che un palestinese avesse ricevuto una candidatura all'Oscar. In soccorso del collega l'americano fermato all'aeroporto di Los Angeles, è arrivato Michael Moore.

Il co-regista di 5 Broken Cameras Emad Burnat, autore del primo documentario palestinese candidato all'Oscar, ha vissuto una brutta avventura all'aeroporto internazionale di Los Angeles. Burnat era appena sbarcato con la moglie e il figlio di otto anni per partecipare alla cerimonia degli Oscar, ma l'ufficio immigrazione lo ha trattenuto per più di un'ora con l'intenzione di rimandarlo indietro perché riteneva falsa la storia della candidatura agli Academy Awards. "La scorsa notte, dopo essere arrivato dalla Turchia a Los Angeles, io e la mia famiglia siamo stati trattenuti per più di un'ora dall'ufficio immigrazione dove ci è stata chiesta la ragione della nostra visita negli Stati Uniti" ha spiegato Burnat. "Gli ufficiali dell'immigrazione mi hanno chiesto di produrre una prova della nomination agli Academy Award per il documentario 5 Broken Cameras. In caso contrario con mia moglie Soraya e mio figlio Gibreel saremmo stati immediatamente rimandati in Turchia. Dopo quaranta minuti di domande su domande eravamo ancora in attesa, ma io gli ho detto semplicemente la verità". Ad aiutare il regista palestinese è intervenuto il collega Michael Moore che, informato dei fatti, ha allertato l'Academy affinchè contattasse i propri avvocati e ha chiamato personalmente gli agenti dando loro il proprio numero. Inoltre Moore si è immediatamente attivato sui social media per rendere pubblica la vicenda dichiarando: "5 Broken Cameras non è solo uno dei migliori documentari dell'anno, ma è uno dei più bei film di questa annata. Lo metterei sullo stesso piano dei grandi film di finzione prodotti."

Per fortuna la vicenda si è conclusa positivamente ed Emad Burnat ha ottenuto per se e per la sua famiglia il visto di una settimana per partecipare alla cerimonia degli Academy Awards. "Anche se questa è stata un'esperienza spiacevole ci sono abituato. E' una cosa che ai palestinesi capita ogni giorno nel West Bank. Ci sono più di 500 checkpoint israeliani, posti di blocco e altre barriere che impediscono la libera circolazione e non è passato un singolo giorno in cui moglie e io non abbiamo sperimentato questo trattamento. Questo è stato un piccolo esempio di ciò che il mio popolo vive ogni giorno."