Nuti e il 'male oscuro'

Francesco Nuti colto da malore nella sua casa ai Parioli, nei mesi scorsi aveva annunciato più volte il suicidio.

Francesco Nuti è stato ricoverato ieri mattina al Fatebenefratelli dopo che amici e parenti, preoccupati dal fatto che non rispondesse al telefono, avevano chiamato i pompieri che l'hanno trovato privo di sensi nella sua abitazione ai Parioli. Sul posto sono intervenuti anche la polizia e una squadra del 118. La madre dell'attore ha detto che ieri sera è andato a letto dopo aver cenato e che il suo umore non era peggio del solito.
Nuti che da tempo soffre di depressione ed alcoolismo e proprio a causa della sua malattia non riesce più a lavorare, a gennaio aveva minacciato di suicidarsi se non fosse riuscito a girare un nuovo film entro metà febbraio; poi altre telefonate all'ANSA, nuove dichiarazioni un mese fa: "Stasera andrò a cantare la mia ultima canzone "Ginevra avrai". Ciao a tutti i fans e non, un dolce addio".

L'attore, separato dall'attrice Anna Maria Malipiero dalla quale ha avuto una figlia, Ginevra, passava le sue giornate a letto, assistito dalla madre, negli ultimi giorni aveva lanciato un altro appello disperato: "Sto male. Ho 48 anni e siccome ho una malattia, che è l'alcolismo e che sto ormai superando, non mi fanno più lavorare. Ma io sono stato un uomo d'oro del cinema italiano". Tra i tanti amici che l'avevano chiamato dopo quest'appello, anche Maurizio Costanzo, che dalle pagine del Messaggero ha invitato l'attore e regista toscano a farsi curare e a lottare fino in fondo, ma secondo sua madre, l'attore toscano agitato e confuso per l'abuso di alcool e psicofarmaci non ha voluto parlare con nessuno ed ha sempre rifiutato di farsi curare.

All'origine della depressione di Francesco Nuti ci sarebbe il rifiuto di numerosi produttori a finanziare un suo progetto, nonchè i numerosi ritardi burocratici: "Avevo presentato la richiesta per il fondo di garanzia per il film "Olga e fratellastri Billy", ai tempi del ministro Melandri. Avevo già l'ok da parte di molti attori, Giorgio Albertazzi, Gabriele Lavia, Maria Monti. Poi è cambiato il governo, sono cambiate le commissioni e ho ricevuto una telefonata che mi ha fatto capire che, se mi fossi avvicinato alla linea della destra, avrei avuto il via libera".