Natale al cinema con il film 'Il medico di campagna' per sostenere la ricerca sul cancro

Il giorno di Natale, parte dell'incasso sarà devoluto all'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Bim devolve parte del ricavato del 25 dicembre all'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, per contribuire al finanziamento di percorsi di formazione e specializzazione per giovani ricercatori oncologici.

Il giorno di Natale, tutti coloro che vedranno Il medico di campagna contribuiranno concretamente alla ricerca contro il cancro: Bim Distribuzione ha infatti scelto di devolvere il 5% dell'incasso del 25 dicembre a favore dell'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.

L'emozionante film di Natale di Bim, Il medico di campagna, al cinema dal 22 dicembre, vede il ritorno sui nostri schermi di François Cluzet - indimenticabile interprete di Quasi amici - nei panni di Jean-Pierre, un medico di campagna devoto al proprio lavoro e dotato di una straordinaria umanità nei confronti dei suoi pazienti. Al suo fianco un'affascinante Marianne Denicourt, che condivide con lui una "vocazione", quella del medico: prendersi cura degli altri e costruire con i pazienti un rapporto di profonda fiducia. Una storia di empatia e umanità diretta da Thomas Lilti, che, prima di dedicarsi alla regia, esercitava proprio la professione di medico.

Il medico di campagna: Marianne Denicourt e François Cluzet in un momento del film
Il medico di campagna: Marianne Denicourt e François Cluzet in un momento del film

Bim, i cui film da sempre diffondono importati temi umani e sociali, ha scelto di sostenere con Il medico di campagna, nel giorno di Natale, l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro con cui condivide i valori espressi nel film: la professione di medico come "vocazione", la cura della persona, oltre che del paziente, attraverso l'ascolto, la conoscenza delle sue abitudini, lo sguardo d'insieme sulla sua vita come aspetto fondamentale per la guarigione. Una "cura a base di umanità", quindi, che riscopre la potenza del dialogo, dell'empatia, della solidarietà.

A tal proposito l'attore François Cluzet ha affermato "Ho sempre desiderato fare l'attore, non per recitare ma per vivere, per vivere i personaggi. Grazie a questo mestiere ho vissuto molti pezzi di vita come se fossero vite intere. L'idea di credere di essere un medico è sempre stato un sogno. Penso che siamo in molti a desiderare di avere il tipo di rapporto con gli esseri umani, con la salute, con la guarigione, con il fallimento, con tutti gli sconvolgimenti melodrammatici che offre l'esercizio della medicina".

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