Naomi Watts sarà Marilyn in 'Blonde'

L'attrice australiana si prepara al ruolo della Monroe in un adattamento del controverso romanzo di Joyce Carol Oates, che fu definito dall'autrice 'storicamente non accurato, ma con una sua verità poetica'. Le riprese inizieranno a gennaio.

Negli ultimi anni si è parlato spesso di far rivivere il mito di Marilyn Monroe al cinema, soprattutto in un periodo in cui il filone delle biopic sembra non esaurirsi mai, e si è anche parlato di affidare il ruolo della bionda più celebre della storia del cinema ad attrici come Charlize Theron e Michelle Williams, senza però arrivare mai a nulla di concreto, anche perchè non è facile accostarsi ad un'immagine così fortemente iconografica come quella di Marilyn. Adesso però sembra che qualcosa si stia muovendo. Ad interpretare la diva americana in un adattamento di Blonde, la biografia romanzata di Joyce Carol Oates, sarà l'australiana Naomi Watts, che inizierà le riprese a gennaio.

Il film si chiamerà come il romanzo, e sarà diretto da Andrew Dominik, già autore de L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford che ha intenzione di raccontare la storia di Marilyn sin da quando era Norma Jean Baker, e di fare di lei la protagonista di una fiaba, "un'orfanella che si perde nei boschi di Hollywood" e ne resta intrappolata. Più stridente il paragone rilasciato da Vincent Maraval, che distribuirà Blonde attraverso la Wild Bunch: "Il film non sarà una classica biopic, ma una sorta di moderno Toro Scatenato che vedrà protagonista una delle figure più iconiche del secolo scorso".

Va precisato che neanche il romanzo della Oates era una biopic convenzionale: ai tempi della sua uscita sollevò non poche discussioni - soprattutto per quanto riguarda i dettagli piccanti sulla vita sessuale della diva di A qualcuno piace caldo - ma l'autrice ci tenne a precisare che il suo libro pur essendo storicamente non accurato, aveva una sua "verità poetica". Gli amanti di Marilyn non vengono mai chiamati con i loro nomi, ma ci si riferisce a loro come "il Presidente", "l'ex-atleta" e "il drammaturgo" e tra le parti più contestate del libro, ci sono quella in cui l'attrice va a letto con un produttore per dare slancio alla propria carriera, e quella in cui è a letto con il Presidente, che a sua volta è impegnato in una conversazione telefonica con Fidel Castro.