Grant Imahara è morto il 13 luglio 2020 all'età di 49 anni a causa di un aneurisma: è noto soprattutto per aver partecipato a più di duecento episodi del programma di Discovery Channel Mythbusters, mentre come ingegnere aveva lavorato alla Lucasfilm contribuendo alla realizzazione di pellicole come i tre prequel di Star Wars.
Grant Imahara era nato a Los Angeles il 23 ottobre del 1970, era laureato in ingegneria elettronica con una specializzazione in robotica. Nel 2004 si unì al programma di Discovery Channel MythBusters presentato da Adam Savage and Jamie Hyneman, sostituendo dalla terza stagione Scottie Chapman. Grent insieme a Kari Byron e Tory Belleci formava il Build team che in ogni puntata sfidava la main crew , la squadra composta dai due presentatori. Una volta lasciato il programma Grant Imahara ha iniziato a lavorare con Netflix presentando la serie White Rabbit Project , insieme a Tory Belleci e Kari Byron.
"Non so cosa dire. Sono senza parole - ha scritto Savage su Twitter - Ho fatto parte di due grandi famiglie con Grant Imahara negli ultimi 22 anni. Grant era un ingegnere, artista e performer davvero geniale, ma anche una PERSONA molto generosa, accomodante e gentile. Lavorare con Grant è stato molto divertente. Mi mancherà il mio amico".
Discovery Channel attraverso il suo portavoce ha rilasciato una nota in cui si legge: "Abbiamo il cuore spezzato nell'apprendere la triste notizia su Grant. Era una parte importante della nostra famiglia Discovery e un uomo davvero meraviglioso. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alla sua famiglia".
Grant Imahara prima di arrivare in televisione aveva lavorato nella divisione THX della Lucasfilm, la società di produzione di George Lucas, contribuendo a film come i tre prequel di Star Wars, Jurassic Park, Matrix Reloaded, Matrix Revolutions, Galaxy Quest e Terminator 3 - Le macchine ribelli.
Imahara ha recitato in diversi episodi della serie web creata dai fan Star Trek Continues, dove ha interpretato Hikaru Sulu, tenente, timoniere e terzo ufficiale della USS Enterprise, nello spettacolo che era una continuazione non ufficiale di Star Trek.