Mulan: molti non pagheranno 30 dollari per vederlo su Disney+, stando a un sondaggio

Un recente sondaggio mostra che molti non sarebbero disposti a spendere 30 dollari per vedere Mulan su Disney+.

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Mulan: Yifei Liu in un'immagine promozionale

Secondo un recente sondaggio, molti utenti non sarebbero disposti a spendere 30 dollari per vedere Mulan su Disney+. Sia Variety che ComicBook.com hanno chiesto ai loro lettori su Twitter se pagherebbero quella cifra per il noleggio del film, che sarà disponibile sulla piattaforma dal 4 settembre, ma con un sovrapprezzo necessario per accedere alla visione, oltre all'abbonamento esistente.

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Mulan: Yifei Liu in una scena del film

Le risposte negative sono superiori all'80%, anche se va sottolineato che la terminologia usata può trarre in inganno: a differenza di altri titoli usciti in Premium Video on Demand nei mesi scorsi, con un prezzo di circa 20 dollari per un noleggio di 48 ore (la tariffa era dovuta all'annullamento o sospensione dell'uscita cinematografica dei film in questione), per il remake della Disney si tratta di un vero e proprio acquisto. Una volta pagata la cifra richiesta, infatti, il film rimarrà disponibile sul profilo Disney+ dell'utente, a patto che questi non cancelli l'abbonamento, mentre chi preferisce aspettare che il film sia disponibile secondo le modalità classiche dovrà pazientare per circa sei mesi.

Mulan, l'anteprima del live action Disney

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Mulan: un'immagine del film

La decisione della Disney di adottare questa strategia di distribuzione per Mulan è stata accolta in termini molto negativi, perché se da un lato è comprensibile che la situazione dei cinema negli Stati Uniti sia troppo complicata, non ci si spiega il senso di negare il film alle sale nei paesi dove la riapertura è già avvenuta o è in corso.

Salvo ripensamenti, infatti, le dichiarazioni della major suggeriscono che il lungometraggio uscirà al cinema solo nei paesi dove la piattaforma di streaming non è disponibile (per l'Europa si tratterebbe di Portogallo, Belgio, Lussemburgo e dei paesi nordici). Tra questi c'è la Cina, che per esplicita ammissione della Disney è il mercato più importante per questo rifacimento live-action: il pubblico locale non apprezzò le eccessive licenze poetiche della versione animata del 1998 rispetto alla leggenda originale, ragion per cui il remake si discosta parecchio da quanto già visto.