MGM, serata d'onore per Humphrey Bogart

A 55 anni dalla scomparsa di 'Bogie', il canale 320 di Sky dedica sabato 14 gennaio un'intera serata con tre grandi pellicole che lo vedono protagonista: Ore disperate di William Wyler, Non siamo angeli di Michael Curtiz e La fuga di Delmer Daves.

Volto corrucciato, cappello a falde larghe, sigaretta all'angolo della bocca e quell'inconfondibile sorriso appena accennato, tanto basta per evocare un'autentica leggenda, Humphrey Bogart. Incontrastata icona di Hollywood e del cinema mondiale in genere, Bogart è stato proclamato nel 1999, dall'American Film Institute, "la più grande stella maschile americana di tutti i tempi". Bogart ha incarnato la figura dell'antieroe per eccellenza, che dietro quella faccia da gangster celava un vero intellettuale amato dagli stessi intellettuali: indimenticabile il tributo che Woody Allen gli ha dedicato in Provaci ancora, Sam. Sebbene è Michael Curtiz nel 1942 ad avere il privilegio di dirigerlo nel capolavoro Casablanca, film che scritto ufficialmente una pagina della storia del cinema, fu il regista John Huston, con cui stringe un vero e proprio sodalizio artistico, a offrirgli finalmente l'Oscar® con il ruolo dell'alcolizzato Charlie ne La Regina d'Africa. E solo a Huston, suo migliore amico, e a Lauren Bacall, unico grande amore della sua vita, sarà davvero concesso di chiamarlo "Bogie". A 55 anni dalla scomparsa di questo mito planetario, MGM dedica un'intera serata con tre grandi pellicole che lo vedono protagonista.

Si parte con il thriller denso di suspense psicologica Ore disperate. Diretto da William Wyler e scritto da Joseph Hayes, che ne aveva già fatto un romanzo e un copione teatrale, del film è stato fatto anche un remake nel 1990 da Michael Cimino.
Si prosegue con un'isolita veste spassosa e autoironica del divo hollywoodiano che, insieme a Peter Ustinov, interpreta la commedia Non siamo angeli, diretta da Michael Curtiz e tratta dalla pièce teatrale La cuisine des anges di Albert Husson. Storia di tre galeotti che, evasi dal penitenziario dell'Isola del Diavolo, arrivano presso una famiglia francese rendendosi particolarmente utili.
Si chiude con un grande classico del noir, che vede Bogart protagonista della "caccia all'uomo" raccontata ne La fuga, thriller ad alta tensione diretto da Delmer Daves. Il film, tratto dal romanzo Dark Passage del "giallista maledetto" David Goodis, racconta la fuga di un uomo accusato di uxoricidio che cerca di scoprire il vero assassino per potersi scagionare. Nel cast anche la splendida Lauren Bacall, sposata da "Bogie" nel 1945.