Marvel: Kevin Feige stava per lasciare per contrasti con Disney, svela Mark Ruffalo

Mark Ruffalo ha raccontato che Kevin Feige stava per lasciare i Marvel Studio durante le riprese di The Avengers per contrasti con la Disney: ecco perché.

Riuscite ad immaginarvi i Marvel Studios senza Kevin Feige? Sarebbe potuto accadere, stando alle recenti rivelazioni di Mark Ruffalo, il quale ha raccontato che Feige era sul punto di lasciare per contrasti con Disney riguardo al fatto che non ci fossero film su supereroine o incentrati su personaggi femminili Marvel.

"Quando abbiamo girato il primo The Avengers, Kevin Feige mi disse: "Ascolta, domani potrei non esserci" - ha raccontato Ruffalo in un'intervista a The Independent - "Stava per incontrare la Disney per discutere con loro del problema dell'assenza di film su personaggi femminili Marvel e mi disse che Ike (Isaac Perlmutter, che al tempo era il maggior azionista Disney, era convinto che nessuno sarebbe andato a vedere un film su una supereroina donna. Quindi se sono ancora qui, domani, saprai che ho vinto quella battaglia"

Avengers: Infinity War, una foto dal set con Benedict Cumberbatch, Robert Downey Jr., Mark Ruffalo e Benedict Wong
Avengers: Infinity War, una foto dal set con Benedict Cumberbatch, Robert Downey Jr., Mark Ruffalo e Benedict Wong

Alla fine, come sappiamo, Kevin Feige ha vinto quella battaglia: nei film Marvel ci sono sempre stati personaggi femminili di rilievo, da Pepper Potts nel primo fim del Marvel Cinematic Universe, Iron Man, fino a Black Widow. Ma ci sono voluti un bel po' di film Marvel per fare in modo che una supereroina avesse il suo ruolo da protagonista assoluta in un film.

"Kevin Feige voleva supereroi neri" - prosegue Mark Ruffalo - "supereroine, supereroi LGBT. Lui ha cambiato tutto l'universo Marvel. Adesso abbiamo un supereroe gay in arrivo, abbiamo supereroi di colore e supereroine - Scarlett Johansson ha il suo film da protagonista in uscita, abbiamo Captain Marvel e prossimamente arriverà anche She-Hulk. Nessun altro studio può definirsi altrettato inclusivo."