Mario Cerciello Rega, la storia del suo omicidio e il processo ai suoi assassini

Ripercorriamo l'omicidio di Mario Cerciello Rega ed il processo ai due americani accusati del suo assassinio.

Mario Cerciello Rega è stato ucciso a Roma la notte tra il 25 e il 26 luglio 2019: il carabiniere ed un suo collega erano arrivati in zona Prati in seguito ad una segnalazione di una rapina. Per il suo omicidio sono stati arrestati e condannati due cittadini americani, Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder.

Mario Cerciello Rega era originario di Somma Vesuviana, comune della provincia di Napoli, dove era nato ii 13 luglio 1984. Della sua vita privata sappiamo che dal 2009 prestava servizio come volontario per la delegazione romana dell'Ordine di Malta, occupandosi di distribuire pasti ai senzatetto. Nella capitale si era trasferito per svolgere il suo lavoro, anche se i legami con il suo territorio erano ancora saldi, come dimostrava il suo grande tifo per il Napoli calcio. Era sposato da 43 giorni.

L'uomo è stato ucciso mentre prestava servizio nel quartiere Prati a Roma. La notte dell'omicidio, Mario Cerciello Rega arrivò sul posto con il collega Andrea Varriale dopo la segnalazione di una rapina, i due militari fermarono Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder, che corrispondevano alle descrizioni dei rapinatori fornite ai carabinieri. Tra i quattro nacque una colluttazione, Mario Cerciello Rega venne accoltellato a morte, inutile risultò la corsa dell'ambulanza all'ospedale Santo Spirito. Il carabiniere era stato colpito con undici coltellate.

Dopo poche ore, due turisti statunitensi, Finnegan Lee Elder, autore materiale del delitto, e Gabriel Natale Hjorth, furono arrestati con l'accusa di omicidio. Le indagini accertarono che Cerciello e Varriale erano intervenuti dopo che Sergio Brugiatelli, presunto informatore, aveva truffato i due americani vendendogli polvere bianca invece della cocaina pagata. I due turisti gli avevano rubato il borsello, dicendo che glielo avrebbero restituito in cambio di un grammo di cocaina e di cento euro. Al posto di Brugiatelli, all'appuntamento si presentarono i carabinieri, da qui la colluttazione ed il tragico epilogo.

I due americani, riconosciuti colpevoli di omicidio nel processo in primo grado, sono stati condannati all'ergastolo, pena ridotta, nel marzo di quest'anno, dalla Corte d'Assise d'appello di Roma. Finnegan Lee Elder dovrà scontare 24 anni di reclusione, Gabriel Natale Hjorth invece dovrà scontarne 22.

Nel luglio dello scorso anno, in via Pietro Cossa, angolo via Federico Cesi, il luogo in cui il carabiniere è stato ucciso, è stato inaugurato un cippo marmoreo dedicato a Mario Cerciello Rega.