Marea nera: James Cameron in aiuto alla BP

Il regista è stato consultato dal governo americano in virtù delle sue conoscenze nel campo dell'esplorazione dei fondali sottomarini.

Il regista di Titanic James Cameron torna a occuparsi di oceani, ma stavolta non è in ballo un nuovo progetto cinematografico. Cameron, laureato in fisica ed esperto di esplorazione dei fondali sottomarini, ha preso parte a una sessione di brainstorming insieme a scienziati, accademici e politici inviati da Washington per trovare una soluzione alla catastrofe occorsa in Louisiana. James Cameron, che oltre al blockbuster Titanic, ha realizzato due documentari sottomarini facendo uso di una speciale strumentazione che comprende mini sottomarini e robot marini del costo di oltre 400 milioni di dollari, ha messo le proprie tecnologie a disposizione della Bp.

Il meeting tra esperti è un altro dei tentativi operati dal governo federale per porre rimedio a una catastrofe fino a oggi irrisolvibile, visto che i vari tentativi della Bp di tappare la falla nell'impianto petrolifero sono falliti e la marea nera, dopo aver devastato le coste della Louisiana, si dirige verso la Florida. Alla riunione hanno partecipato più di venti esperti provenienti dall'Environmental Protection Agency, dal National Oceanic and Atmospheric Administration, dal Department of Energy e da altre agenzie federali. Non è ancora stato reso noto nei dettagli il contributo offerto da Cameron, sebbene a poche ore dalla conclusione del meeting il regista abbia dichiarato con amarezza che la Bp ha rifiutato la sua offerta di aiuto per contrastare la marea nera. "In queste ultime settimane ho visto con crescente orrore e angoscia, quel che sta accadendo nel Golfo e ho pensato che questi idioti non sanno quello che fanno" ha concluso Cameron.