Locarno 2013, giorno 6: il festival torna sui banchi di scuola

Il film più interessante della giornata è il documentario svizzero dedicato alla scuola de La Montagne. Il pubblico seguirà l'incontro con la splendida Jacqueline Bisset.

Bella e volitiva, Jacqueline Bisset ha già fatto capolino in Piazza Grande per ritirare il riconoscimento tributatole dal 66° Festival di Locarno e oggi incontrerà il pubblico. Per la star di Effetto notte gli anni sembrano non passare mai e niente sembra intaccare il suo fascino immortale che ha fatto breccia nei cuori dei maschi locarnesi. Per una diva senza tempo in partenza, la Piazza Grande accoglie a braccia aperta il Pardo alla carriera Otar Iosseliani, autore georgiano amato dalla critica. Il film che seguirà la premiazione arriva dal Canada francofono, regione che, a livello cinematografico, ultimamente ci riserva delle belle sorprese. Gabrielle è una storia delicata che affronta uno dei tabù della società, il sesso tra giovani diversamente abili. Gabrielle e Martin si incontrano in un centro ricreativo. Creativi, affettuosi, amanti della musica e desiderosi dall'affetto dei compagni, i due giovani si amano e aspirano a una relazione normale, ma la madre di lui dimostra perplessità e cerca di separare i due ragazzi. La pellicola affronta l'argomento con semplicità, soffermandosi sul vissuto quotidiano dei giovani portatori di handicap e delle persone che stanno loro intorno, genitori, parenti, operatori. Dirige con mano decisa di Louise Archambault, qui al secondo lungometraggio.

Il film più interessante tra quelli presentati oggi in concorso è Black Board, documentario svizzero che fotografa con sguardo attento e partecipe le attività di una scuola intercomunale di una comunità montana nei pressi di Neuchatel. Il regista Yves Yersin ha seguito per un anno i piccoli allievi (dai sei ai dodici anni) nel loro percorso quotidiano, istruiti con passione da un maestro sessantenne che li ha accompagnati non solo negli studi tradizionali, ma anche in numerose attività a contatto con la natura. Purtroppo, come mostra il documentario, alla fine delle riprese la scuola è stata chiusa in seguito al risultato di un referendum che ha posto fine a una straordinaria esperienza didattica. Torniamo alla fiction col francese Tonnerre di Guillaume Brac, che racconta la crisi esistenziale di un musicista rock troppo sentimentale, di una donna indecisa e di un anziano genitore paziente. I destini dei tre si incrociano nella cittadina di Tonnerre, là dove gioia, passione, gelosia, ossessione e follia esploderanno in maniera deflagrante. Il concorso di oggi si chiude con il poco esaltante The Strange Colour of Your Body's Tears, strano esperimento a cavallo tra horror, thriller, incubo e videoarte. Un pastiche franco/belga ripetitivo e disturbante la cui assenza di trama incide pesantemente sulla fruibilità del prodotto.