Lights Out, Maria Bello: "la mia malattia mi è stata d'aiuto"

L'attrice ha svelato che la sua esperienza personale le è stata molto utile per girare l'horror diretto da David F. Sandberg.

Maria Bello ha svelato che la propria esperienza personale con il disturbo bipolare le è stata utile per interpretare Sophie nel film Lights Out - Terrore nel buio, una donna che viene tormentata da una spaventosa entità. L'attrice ha raccontato: "Sono stata in grado di usare la mia esperienza e mostrarla sullo schermo per la prima volta, ricordandomi cosa voleva dire essere una persona che non riusciva ad alzarsi dal letto per tre mesi. Provare realmente a capire cosa voglia dire avere dei figli in un periodo in cui mi trovavo alle prese con l'incapacità di capire quale fosse la realtà. Tutto questo ha rappresentato un vero dono".

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Maria Bello ha ricordato i suoi problemi nell'autobiografia Whatever...Love Is Love: Questioning the Labels We Give Ourselves e anche Teresa Palmer ha ammesso di essere rimasta colpita dall'interpretazione della sua collega: "So moltissimo di malattie mentali perché molte persone della mia famiglia ne hanno sofferto. Ho un'esperienza personale con il problema, so cosa vuol dire molto bene e sono particolarmente sensibile al modo in cui vengono rappresentate sul grande schermo. Poi, quando ho sentito che il ruolo era stato affidato a Maria Bello, ho pensato che fosse la cosa migliore che potesse accadere a questo film. L'ho vista sul set il primo giorno e quello che ha fatto mi ha emozionata così profondamente grazie alle tante sfumature del comportamento del suo personaggio. Era una perfomance che meriterebbe una nomination agli Oscar. Era così realistica".

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Teresa, inoltre, ha rivelato di essere rimasta colpita e spaventata dal primo incontro sul set con Alicia Vela-Bailey che nel film è la creatura oscura: "Sapevo che era in costume ma non mi avevano detto che era sul set la prima volta che stavamo girando, in modo da sorprendermi. Non mi sono resa conto che era lì e strisciava sul pavimento. Poi l'ho vista e ho urlato così forte che tutti hanno iniziato a ridere. Mi è dispiaciuto così tanto dover far iniziare tutti di nuovo. All'inizio è stato realmente sconvolgente perché non sapevo che aspetto avrebbe avuto. Semplicemente assistere al modo in cui contorceva il corpo è terrificante. Poi vederla durante le pause, seduta a leggere un libro o a inviare selfie con l'aspetto di Diana è stato realmente bizzarro".

Il regista David F. Sandberg aveva inoltre deciso di tenere la casa dove giravano il film al buio, suscitando nel cast un clima di tensione a paura.