La storia dell'enfant terrible della danza Sergei Polunin inaugura il 58° Festival dei Popoli

Dancer, il documentario di Steven Cantor sul "bad boy del balletto", tra talento e ribellione sarà proiettato in prima italiana stasera alle 21.30 al cinema La Compagnia di Firenze.

Si aprirà con l'anteprima italiana di Dancer , il documentario di Steven Cantor che immortala la vita e l'arte dell'enfant terrible della danza Sergei Polunin, definito dal New York Times "il ballerino più dotato della sua generazione", la 58° edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, martedì 10 ottobre alle 21.30 presso il cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r).

Locandina di Dancer
Locandina di Dancer

La pellicola, che sarà successivamente distribuita nelle sale cinematografiche da Wanted, segue attraverso interviste e filmati d'archivio la straordinaria storia del prodigio della danza divenuto a soli 19 anni il più giovane primo ballerino del Royal Ballet di Londra e considerato uno dei più geniali e controversi danzatori contemporanei. "Il James Dean, il Bad Boy della danza", come lo hanno battezzato i media inglesi in riferimento alla sua attrazione per gli eccessi autodistruttivi, emerge come un personaggio romantico e tormentato, che ha saputo rendere popolare il balletto classico grazie a un talento naturale, "aiutato" da un efficacissimo video virale, diretto da David LaChapelle, che lo vede esibirsi in una coreografia mozzafiato sulle note di Take Me to Church di Hozier.

Un focus sull'evoluzione del potere nelle sue varie forme, i tanti volti del Giappone contemporaneo, le guerre in Medio Oriente raccontate in prima persona, i 100 anni di John Fitzgerald Kennedy. E poi la nascita della casa discografica Apple Corps dei Beatles, la celebre band heavy metal giapponese X Japan e il suo frontman Yoshiki, la lenta ripresa di Kobanê attraverso la voce di una radio. La Germania e le sue recenti elezioni con il racconto di Jörg Meuthen del partito dei nazionalisti di Alternativa per la Germania, il raduno mondiale di Wikipedia in Italia e i fan del Papa, dalle case popolari alla questione dei migranti nel nostro paese.

Sono questi i temi, gli omaggi e le tante realtà raccontate negli 82 documentari protagonisti della 58° del Festival dei Popoli, festival internazionale del film documentario, che si terrà dal 10 al 17 ottobre a Firenze (cinema La Compagnia, Spazio Alfieri e Istituto Francese). La storica manifestazione - presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Alberto Lastrucci - si propone di presentare il meglio del cinema documentario internazionale. Il programma, oltre al Concorso Internazionale (21 titoli tra corti, medi e lungometraggi, tutti inediti in Italia) e al Concorso Italiano (6 i titoli), dedicato alla più recente produzione italiana con film in prima mondiale, si articola nella retrospettiva dedicata a Kazuhiro Soda, tra i più significativi registi giapponesi, e nel focus tematico dedicato all'evoluzione del potere raccolti sotto il titolo "Effetto domino. Sogni e incubi del potere contemporaneo".

Per informazioni: www.festivaldeipopoli.org.

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