La pazza gioia: il premio Suso Cecchi D'Amico a Francesca Archibugi e Paolo Virzì

La consegna del premio per la sceneggiatura avverrà il 21 luglio a Castiglioncello.

La pazza gioia: Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi insieme in una scena del film
La pazza gioia: Micaela Ramazzotti e Valeria Bruni Tedeschi insieme in una scena del film

Sarà assegnato a Francesca Archibugi e a Paolo Virzì il premio Suso Cecchi D'Amico edizione 2017. La consegna è prevista il 21 luglio alle ore 18 alla Limonaia del Castello Pasquini. Il riconoscimento arriva per la sceneggiatura di La pazza gioia, film uscito nel 2016 del regista livornese ed ambientato In Toscana (alcune scene sono state girate a Calafuria), già vincitore di 5 David di Donatello e altrettanti Nastri d'Argento.

Entrambi i registi saranno presenti all'iniziativa e parteciperanno all'incontro pubblico dal titolo Figure femminili nella sceneggiatura: da Cozze, siringhe e lacrime alla Pazza Gioia (passando per Ovosodo). Cozze, siringhe e lacrime era un trattamento composto da tre storie scritte da Scarpelli, Francesca Archibugi e Paolo Virzì: la prima era ambientata a Roma, incentrata su un gruppo di ragazze brutte; la seconda era ambientata a Livorno e aveva come protagonista un ragazzino che scopriva il fratello eroinomane; nella terza si parlava di un suicidio di una donna, tormentata dai sensi di colpa per aver tradito il marito operaio con un produttore di una Tv locale. Questa terza storia diventò Dimenticare Piombino scritta con Francesco Bruni che fu il primo lungometraggio di Virzì che uscì nei cinema con il titolo La bella vita. Quindi il titolo dell'incontro vuole ricordare questo legame tra l'Archibugi e Virzì fin dalle origini.

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In occasione dell'incontro si ricorderà anche Ovosodo per il ventennale dall'uscita del film e di cui la Casa Editrice Erasmo pubblica uno studio fatto sulle varie versioni della sceneggiatura dal titolo Ovosodo di Virzì, Bruni e Scarpelli di Massimo Ghirlanda e Federico Govoni. Attraverso l'analisi puntuale del testo, emerge la continuità con l'universo culturale artistico e politico, che appartenne a Furio Scarpelli, maestro di Virzì e Bruni.  Al tempo stesso, gli autori rintracciano l'eredità della commedia all'italiana, l'uso dell'ironia e il sottotesto politico.

Dopo l'incontro e la cerimonia di premiazione alla Limonaia, è prevista, alle 21, la proiezione de La pazza gioia all'arena estiva di Castiglioncello, alla presenza degli autori.

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