La confessione di James Franco

L'eclettico attore potrebbe scrivere, dirigere, produrre e forse interpretare l'adattamento del complesso romanzo di Stephen Elliott.

Difficile trovare a Hollywood un attore più eclettico e intellettuale di James Franco. Dopo aver recitato in due pellicole estremamente interessanti come il bel Milk e l'eccentrico Strafumati ed essere apparso nel commerciale Mangia, prega, ama, Franco ha scritto e diretto un gran numero di corti e ha realizzato un documentario su un giorno nella vita del Saturday Night Live. Adesso pare che l'attore abbia opzionato con la sua Rabbit Bandini i diritti di adattamento del romanzo di Stephen Elliott The Adderall Diaries: A Memoir of Moods, Masochism and Murder con l'intenzione di scrivere, dirigere, produrre e forse interpretare il film.

Il romanzo di Elliott è ambientato nella primavera del 2007 quando il brillante programmatore di computer Hans Reiser viene accusato di aver ucciso la moglie Nina. Nonostante una montagna di indizi contro di lui, l'uomo si proclama innocente. La svolta nelle indagini arriva quando l'ex amante di Nina ed ex migliore amico di Hans, Sean Sturgeon, confessa otto omicidi che non sono minimamente collegati con la morte di Nina e di cui nessuno ha mai sentito parlare.

Il 25 marzo arriverà finalmente in Italia 127 Hours, drammatica pellicola che ricostruisce un vero fatto di cronaca occorso all'alpinista Aron Ralston. Il film, interpretato da James Franco e diretto da Danny Boyle, ha ricevuto un'ottima accoglienza al Toronto Film Festival.