L'abbandono della critica

Fischi in sala per il film di Faenza e reazioni controverse per il film di Ferrara, mentre il film di Turturro convince la critica.

Primo film italiano in concorso, I giorni dell'abbandono viene accolto da fischi alla proiezione della stampa e lascia l'amaro in bocca soprattutto per l'umorismo involontario che trapela dalla sceneggiatura, nonostante l'estrema drammaticità della vicenda narrata. Il regista Roberto Faenza, accompagnato da Luca Zingaretti, Margherita Buy e Goran Bregovic, si difende attribuendo la cattiva accoglienza alle reazioni della critica più giovane, avversa all'eccessivo sentimentalismo e sostanzialmente esterofila, e si augura che la risposta del pubblico sia molto diversa. Il film racconta di una donna, interpretata da Margherita Buy che ha una vita regolare, una famiglia ed un lavoro da traduttrice e che viene improvvisamente abbandonata da suo marito, interpretato da Luca Zingaretti, che la lascia senza nemmeno portar via con se' i propri effetti personali e soprattutto senza sensi di colpa.

Reazioni controverse anche per l'ultimo, complesso lavoro di Abel Ferrara, Mary, che tocca temi delicati come religione, fede e ortodossia, mentre lo stravagante musical di John Turturro, Romance & Cigarettes anch'esso in concorso, convince e diverte. E per domani è previsto al Lido l'arrivo di Tim Burton che presenterà fuori concorso il suo ultimo lavoro La sposa cadavere, assente Johnny Depp, che nel film presta la voce ad uno dei personaggi protagonisti: l'attore - che attualmente è impegnato sul set del seguito de La maledizione della prima Luna - per ragioni logistiche presenterà il film di Burton all'imminente Festival di Toronto.