Kenya Barris spiega perché ha rinunciato all'accordo con Netflix: "È diventata come la CBS"

Kenya Barris ha rinunciato a un accordo milionario con Netflix, sostenendo che le esigenze della piattaforma di streaming non fossero in linea con i progetti che vuole realizzare.

Kenya Barris aveva stretto un accordo con Netflix che gli avrebbe permesso di guadagnare circa 100 milioni di dollari. Il filmmaker, a gennaio, ha invece rinunciato alla collaborazione dopo essersi reso conto che i responsabili della piattaforma di streaming si aspettassero dei progetti commerciali e non fossero disposti ad accogliere senza riserve i contenuti che stava proponendo.

Un articolo pubblicato da The Hollywood Reporter riporta le dichiarazioni di Kenya Barris che ha sostenuto di voler produrre contenuti che colpiscano gli spettatori e siano fuori dagli schemi.
Lo showrunner aveva notato i primi problemi dopo la realizzazione di #blackAF, di cui era inoltre protagonista accanto a Rashida Jones, che non ha ottenuto gli ascolti sperati da Netflix.
Barris ha ammesso che "spesso faticava a presentare il tipo di progetti che entusiasmano i vertici di Netflix".

I responsabili della piattaforma avevano provato a convincere Kenya a occuparsi di una sitcom che era in fase di sviluppo, ma senza successo. Kenya Barris ha spiegato: "Semplicemente non so se la mia voce sia adatta a Netflix. Le cose che voglio fare sono un po' più ai limiti, un po' più provocatorie, cerebrali e credo che Netflix voglia qualcosa di più comune. Netflix è diventata come la CBS".
L'articolo riporta le dichiarazioni di alcune persone vicine a Netflix che sostengono le idee proposte da Barris fossero troppo di nicchia e il produttore fosse fin troppo interessato a realizzare contenuti per altre realtà, tra cui un podcast che doveva essere realizzato per Spotify.

Kenya Barris ha sostenuto di essersi reso conto che sentiva la mancanza della visibilità ottenuta settimanalmente con i network tradizionali e voleva che i contenuti da lui prodotti fossero disponibili ovunque, non solo su Netflix, oltre ad aver avuto delle difficoltà nel proporre potenziali nuovi progetti. Il produttore ha infatti condiviso quanto accaduto quando ha iniziato a lavorare all'adattamento del romanzo New People scritto da Danny Senna che affronta tematiche come l'identità razziale e la morte: "Mi hanno detto 'Non capiamo questa storia'. E io ho risposto 'Vi prometto, è qualcosa che interssa gli spettatori'. Alcuni mesi dopo io stavo condividendo con loro storie di questo tipo e sono stati gentili, hanno detto 'Forse', ma a quel punto sembrava che stessimo rincorrendo qualcosa invece che anticipare gli eventi".

Kenya ha spiegato che era terrorizzato all'idea di dire a Netflix che voleva rinunciare all'accordo, aggiungendo che Ted Sarandos gli aveva fatto con un'offerta incredibilmente generosa: "Mi ha lasciato recitare, e non sono un attore, in uno show che non era in linea con quello che offrono. E mi hanno pagato molti soldi per quello show, mi hanno pemesso di proporre lo speciale di Deon Cole e lo show sperimentale Astronomy Club, mi hanno dato dei meravigliosi uffici e non mi hanno mai bussato alla porta per chiedere cosa stessi facendo. Ho pensato 'Questa è la definizione di ingrato?'". Sarandos, tuttavia, ha capito la situazione e l'ha accettata senza troppi problemi.

Kenya Barris sarà comunque impegnato nella produzione dei progetti già approvati prima della sua decisione di rinunciare all'accordo, tra cui una versione contemporanea di Ti presento i miei e Indovina chi viene a cena? che ha scritto con Jonah Hill, e una serie drammatica con 50 Cent, senza dimenticare che #blackAF si evolverà in una serie di film con un approccio simile a National Lampoon's Vacation dando vita a progetti come #blackAF: Brasile e #blackAF: Messico.