Katy Perry e Russell Brand: un 'sì' lungo sette giorni

Una settimana di festeggiamenti per l'attore e la popstar che hanno deciso di convolare a nozze nella città di Delhi a Ottobre. Ma non sono le uniche star a puntare su un matrimonio sopra le righe.

L'amore fa girare il mondo, checchè ne dicano i cinici con le loro teorie sul denaro: non esiste altra forza, virus o energia in grado di far impazzire una persona così come può l'amore con la A maiuscola e se tutto va bene allora si arriva al giorno del matrimonio, una celebrazione di questo sentimento che dovrebbe essere presa nella giusta considerazione, ma si sa, in amore e in guerra non ci sono regole. Con questa premessa ben in testa ci congratuliamo con Russell Brand (Non mi scaricare) e Katy Perry, che hanno deciso di estendere i festeggiamenti della loro unione per ben sette giorni, specificando nella partecipazione agli invitati di tenersi liberi per una settimana.

La coppia, che ha ufficializzato il fidanzamento la notte di Capodanno al Taj Rambagh Palace hotel di Jaipur, sta progettando una sorta di fusione culturale tra Hollywood e Bollywood, affidandosi alle mani esperte della wedding planner Mindy Weiss. Si vocifera già di abiti glamour con tiare indiane e disegni rituali sulle mani e sui piedi fatti con l'henné, che forse saranno un po' eccessivi considerato che le nozze verranno celebrate in un ashram, ovvero un luogo spirituale dove si pratica la meditazione e lo yoga, ma l'entusiasmo un po' folle di Russell e Katy non è certo da annoverare tra i matrimoni più bizzarri del decennio.

La quarta figlia del sultano del Brunei, Majeedah Bulquiah, ha coinvolto l'intera popolazione nelle sue nozze, durate 15 giorni, tra Rolls Royce d'oro e un bouquet di diamanti grossi come olive al posto dei tradizionali fiori, sullo sfondo della reggia paterna, (di appena 1.788 stanze) e con ben 17 colpi di cannone per segnalare la conclusione del rito. C'è invece chi, nonostante abbia disponibilità economiche più che adeguate, preferisce la semplicità e così è stato per Sarah Jessica Parker e Matthew Broderick che il giorno del loro matrimonio hanno invitato le famiglie e gli amici più intimi a una 'festa' senza specificare cosa si stava festeggiando e hanno recitato le loro promesse davanti alla sorella dello sposo, che è abilitata dalla legge a praticare riti civili. L'unica nota stonata, e forse di cattivo augurio, è stato l'abito scelto dalla sposa, celebre icona fashion, che ha scelto un modello di colore nero per coronare il suo sogno d'amore, lanciando suo malgrado una moda diventata nota con il nome di Gothic Weddings.
Tuttavia il tono un po' funereo delle nozze Parker-Broderick non può certo competere con quello di Carmen Electra e Dave Navarro, che acclusa alla partecipazione hanno inviato una loro foto in versione quasi adamitica di loro due stesi su due tavoli da autopsia, coperti strategicamente da un velo di plastica alla Laura Palmer. Molto meglio David Beckham e signora a questo punto, sposatisi in un castello irlandese con tanto di troni in velluto rosso e corona d'oro per la sposa, o Tori Spelling che ha sposato Charlie Shanian in una cerimonia a tema, con tutti gli invitati in abiti anni '20 in stile il Grande Gatsby. Ma purtroppo le feste a tema non sono monopolio delle celebrità, considerato l'elevato numero di nozze celebrate in costumi da trekkies, elfici, hobbit e giù giù fino a matrimoni subacquei, condivisi su youtube, col paracadute, bungee jumping e perfino sui carboni ardenti.
Citando Nunzia Schiano in Ti lascio perchè ti amo troppo: "ma una cosa normale, non si poteva fare?".