Jerry Calà sulla movida: "Vitelloni con spritz in mano, altro che ragazzini"

Jerry Calà va controcorrente e non accusa i giovanissimi per la movida selvaggia del week ma i 'vitelloni' con qualche anno in più.

Jerry Calà è convinto che la movida selvaggia dell'ultimo weekend sia colpa dei vitelloni; l'ex Gatto del Vicolo dei Miracoli, in un'intervista al Il Giornale, scagiona i giovani e punta il dito contro "i quarantenni cresciuti con gli spritz" che hanno affollato le strade incuranti delle norme vigenti.

Ieri si è concluso un weekend caratterizzato da numerosi assembramenti di giovani testimoniati dalle foto scattate in tutta Italia. Jerry Calà è di parere contrario e, in un'intervista a Il Giornale, dà la colpa a 30-40enni irrispettosi delle regole. "Altro che ragazzini con l'ormone impazzito. Le mine vaganti del 'movidavirus' sono i trentacinque/cinquantenni che non vedevano l'ora di tornare ai vecchi riti" ha detto l'attore ed ha raccontato la sua esperienza personale: "Ci pensavo l'altra sera, quando per la prima volta sono uscito per Verona a fare un giro in bici e chi ho trovato per strada? Non certo i ragazzini, che erano molti meno di quanti sono di solito".
Jerry spiega nei dettagli chi ha visto ed i loro comportamenti: "Erano molto più numerosi i vitelloni, come li chiama Linus, ossia i quarantenni in gruppo, Tanti erano con la mascherina calata intorno al collo e lo spritz in mano, sembrava quasi non gliene fregasse nulla di ciò che è accaduto e sta ancora accadendo. Questo sarebbe un fenomeno da studiare anche da un punto di vista sociologico".

Jerry Calà assolve i giovani: "Mio figlio 17enne è ligio" , a differenza dei vitelloni: "invece sono i quarantenni cresciuti con gli spritz che forse credono di non poterne più fare a meno. Oltre a creare un pericolo oggettivo, procurano anche un pesante danno di immagine. Perché le loro foto, quando poi escono sui giornali o sui social, fanno cambiare idea anche a chi aveva deciso di uscire rispettando le regole. Pensano che sia rischioso fare due passi in giro, prendersi un gelato o mangiare finalmente qualcosa al ristorante. E restano a casa".