Ilona Staller “ecco come mio figlio Ludwig ha scoperto il mio passato da pornostar”

Ilona Staller, in arte Cicciolina, ha rivelato come il figlio Ludwig ha saputo del suo passato di pornostar e come ha reagito.

Modella, pittrice ed ex deputato del Parlamento Italiana Ilona Staller è conosciuta soprattutto come ex pornostar: in un'intervista concessa al Corriere della Sera Ilona ha rivelato come il figlio Ludwig ha scoperto del suo passato a 'luci rosse'.

Ilona Staller nel 1991 ha spostato lo scultore d'avanguardia statunitense Jeff Koons "Appena lo vidi dissi 'con questo farò un figlio'", ha detto nell' intervista al quotidiano milanese. Il rapporto tra i due è naufragato dopo soli due anni, ma la premonizione dell'attrice si è avverata e Il 29 ottobre 1992 è nato Ludwig Maximillian Koons.

La relazione tra Jeff e Ilona è stata molto burrascosa "Una volta a Monaco di Baviera in pieno inverno, con tanto di neve, mi chiuse fuori nel terrazzino, avevo il pancione. Dovetti gridare a Herbert, il portiere, di chiamare la polizia. È stato crudele", racconta Ilona che poi sul figlio Ludwig dice "quando ha scoperto il mio passato di pornodiva? A scuola, dai compagni di classe che gli hanno mostrato dei video. Io tentavo di non raccontarlo. Gli dicevo che ero stata un certo tipo di modella. Del resto mia madre ha scoperto che avevo fatto la pornodiva dopo che mi hanno eletta in Parlamento e i giornali ungheresi mi hanno dedicato pagine su pagine".

Ludwig ha confessato di aver visto solo un film con la madre, ma quello sbagliato "mi ha detto che ne ha guardato solo uno, dove peraltro c'era un'attrice che usava il mio nome, non ero io. Poi basta. È un ragazzo affettuoso, simpatico e bello. Ha i miei occhi. Mi dispiace che suo padre lo faccia soffrire: da poco è stato a Firenze per lavoro e non lo ha nemmeno invitato a raggiungerlo".

Il ragazzo è stato al centro di un lungo contenzioso tra Jeff Koons e Ilona Staller. Dopo il divorzio i due iniziarono una battaglia legale per l'affidamento di Ludwig. Ilona la ebbe vinta, il tribunale italiano le affidò suo figlio ma la condannò a 8 mesi di reclusione per averlo rapito negli Stati Uniti e averlo condotto in Italia. I due genitori continuarono a scontrarsi in tribunale, Koons le chiese 6 milioni di dollari per danni morali ma la richiesta fu respinta.