Il trono di spade: Martin scriverà l'ottavo libro delle Cronache?

In realtà l'autore de Le cronache del ghiaccio e del fuoco, saga letteraria alla base dello show, non conferma e non smentisce l'ipotesi suggerita nei giorni scorsi dalla sua editor, ma parla del futuro della serie prodotta dalla HBO.

Senza ombra di dubbio George R.R. Martin è uno degli scrittori più osservati e seguiti degli ultimi anni. Dipenderà, forse, dal successo della saga fantasy Il trono di spade, diventata uno dei progetti più seguiti della HBO e nata, ovviamente, dal ciclo Cronache del Ghiaccio e del Fuoco? Ovvietà a parte, in questi giorni è tutto un vociferare proprio sul futuro dei romanzi che, secondo quanto dichiarato dalla editor di Martin, Anne Groell, potrebbero essere otto invece che i sette annunciati.

Questo cambiamento, ovviamente, riguarderebbe molto da vicino la produzione e l'andamento narrativo di Il trono di spade che attualmente sta colmando il divario con i cinque romanzi pubblicati fino a questo punto (con la quarta stagione si "completerà" il terzo romanzo, il corposo A Storm of Swords). A chiarire la sua posizione è lo stesso Martin che, pur confermando la sua volontà di fermarsi al settimo capitolo, non pone certo limiti alla creatività. "La mia intenzione iniziale era di concludere tutta la vicenda in solo tre libri - ha dichiarato - ma mano a mano che scrivo le storie crescono da sole. Così capita che, a volte, non mi trovo al termine di una vicenda e continuo. Quindi, posso dire che il mio piano è ancora quello di risolvere tutto in sette libri. Per eventuali cambiamenti, dovete aspettare che il sesto sia finito. A quel punto, mentre starò scrivendo l'ultimo, tornate da me e vi saprò dire qualcosa di più preciso."

Tra le tante incertezze, due cose sono sicure. Martin non soffre certo del blocco dello scrittore e ama la serie prodotta dalla HBO. "La quarta stagione è stata grandiosa - ha commentato l'autore elogiando soprattutto la performance di Pedro Pascal nei panni del Principe Oberyn Martell - Certo, in linea di massima sono state apportate delle modifiche ai romanzi. Sapevo fin dall'inizio che sarebbe accaduto e credo che, andando avanti, ne vedremo sempre di più. Mi piacciono molto i nuovi scenari che sono stati inseriti, anche se provo nostalgia per tutto quello che hanno lasciato fuori. Come ho sempre detto fin dall'inizio, mi auguro sempre che la serie abbia più tempo a disposizione per sviluppare la storia. A questo punto, credo che sette stagioni non siano sufficienti per esaurire tutto il materiale a disposizione. Si tratta di oltre 4000 pagine di saga." Per ovviare a questo inconveniente ci sarebbe sul tavolo la possibilità di realizzare dei lungometraggi sfalsati che darebbero all'autore maggior respiro per chiudere l'arco narrativo, ma richiederebbero un grande sforzo produttivo al network.

Il trono di spade: Pedro Pascal e Lena Headey nell'episodio First of His Name, quarta stagione
Il trono di spade: Pedro Pascal e Lena Headey nell'episodio First of His Name, quarta stagione

La HBO, però, non sembra essere una grande fan di questa proposta che, dopo un favore iniziale, ora lascia scettico, almeno sulla possibilità di realizzazione, anche Martin. "Si è parlato di questa soluzione anche per altri show come I Soprano, Roma e Deadwood, ma fino ad ora l'unico realizzato è stato per Sex and the City."