Il trono di spade: Martin ha pianto assistendo alla morte di Ned

Lo scrittore della saga Cronache del ghiaccio e del fuoco ha parlato delle difficoltà avute dalla produzione durante la realizzazione della prima stagione e delle differenze tra i romanzi e la serie.

Lo scrittore George R.R. Martin ha avuto modo di condividere le proprie opinioni e qualche curiosità relativa alla serie Il trono di spade.
La realizzazione della prima stagione, quando lo show non aveva ancora ottenuto successo e il budget investito dalla HBO era inferiore, ha infatti impedito di realizzare alcune scene che l'autore della saga Cronache del ghiaccio e del fuoco avrebbe voluto vedere sullo schermo.
Durante le audizioni, ad esempio, le attrici Maisie Williams e Sophie Turner avevano recitato una scena tra Arya e Sansa in cui emergevano le differenze tra i due personaggi, poi tagliata dalla sceneggiatura:

Nei primi episodi, inoltre, avrebbero dovuto mostrare in grande stile una battaglia di cui erano state pianificate tutte le sequenze d'azione. Le riprese erano però in ritardo e gli autori hanno deciso di riscrivere quel passaggio della storia facendo perdere i sensi a Tyrion proprio all'inizio dello scontro, risparmiando così tre giorni di riprese.
Nella seconda stagione si è verificato un episodio analogo: lo scontro che si svolge nella baia di Acque Nere avrebbe potuto essere molto più elaborato, con più navi e mostrando la sorte che Joffrey riserva ai traditori. Inizialmente tutti questi elementi erano stati inseriti nello script dell'episodio, tuttavia si trattava di materiale molto complicato da girare e si è scelto di limitare quanto girare per risparmiare almeno una decina di giorni di lavorazione sul set.
Martin ha però lodato il lavoro compiuto nell'adattare i suoi libri, soprattutto nel mostrare nelle prime puntate le scene con protagonista Arya e le sue interazioni con Jon Snow, Ned, Sansa, e Syrio.

Maisie Williams in una scena dell'episodio Baelor di Game of Thrones
Maisie Williams in una scena dell'episodio Baelor di Game of Thrones

Persino la morte di Ned, di cui ovviamente conosceva tutti i dettagli, è riuscito a commuoverlo: "L'hanno resa in modo meraviglioso. Mi sono ritrovato a piangere semplicemente guardandola a casa, mentre Sean Bean veniva trascinato e poi Joffrey fa quell'espressione e dice 'Portatemi la sua testa!', mostrando anche la reazione delle persone a quanto accadeva. E' stato meraviglioso". La sequenze ideata da David Benioff e D.B. Weiss ha convinto moltissimo George, che ne ha apprezzato anche le aggiunte, come il momento in cui Ned riconosce Yoren e Arya nella folla prima di morire.

Lo scrittore ha voluto anche ricordare che nei suoi romanzi sono presente centinaia di case dei Sette Regni e non ha ancora trovato il motto per tutte, tra cui quella della Casa Frey, ammettendo che potrebbe farlo in futuro per la gioia dei fan che sono curiosi di scoprirlo da anni.

Martin è inoltre consapevole di aver creato dei personaggi che spesso suscitano delle reazioni particolarmente positive o negative: tre anni fa ha assistito a una scena durante il Comic-Con in cui circa dieci membri del cast stavano firmando le locandine dello show ai presenti che si muovevano lungo la fila. Una donna, davanti a Lena Headey, ha però spostato il suo poster perché non lo voleva vedere firmato da Cersei. L'odio è stato rivolto anche a Sibel Kekilli, l'attrice che interpreta Shae, dopo il tradimento nei confronti di Tyrion al processo, pur essendo tutti consapevoli che ha interpretato un momento ideato da Martin.

E se vi siete chiesti cosa fa l'autore della saga quando non è impegnato a scrivere, George ha rivelato i suoi segreti: "Colleziono delle miniature di cavalieri, vedo molta televisione, vado al cinema. Possiedo una sala cinematografica quindi amo andare lì e vedere che film proiettano, parlare con chi si occupa della programmazione, discutere di quello che dovremmo proporre e affrontare le questioni burocratiche. Che divertimento c'è nell'avere una sala se non puoi dire ogni tanto 'Hey, voglio vedere Casablanca. Datemi Casablanca!".