Il Trono di Spade 6: cast e regista commentano Battle of the Bastards

Miguel Sapochnik, Iwan Rheon e Sophie Turner hanno parlato del nono episodio della sesta stagione della serie tratta dai romanzi di George R.R. Martin.

Il regista Miguel Sapochnik e alcuni dei protagonisti della serie Il trono di spade hanno commentato l'epico episodio andato in onda ieri.
Attenzione, si riportano delle anticipazioni su quanto accaduto, non proseguite con la lettura se non avete ancora visto la puntata.

Una delle fonti d'ispirazione per la battaglia è stato lo scontro avvenuto ad Agincourt che ha visto contrapposte, nel 1415, le truppe francesi e quelle inglesi. Il budget ha poi fatto spostare l'attenzione della produzione al confronto tra i Romani e Annibale, avvenuto nel 216 AC. David Benioff e D.B. Weiss hanno chiesto al regista molta attenzione sugli elementi tattici per mostrare come Ramsay stesse provando a sconfiggere Jon quasi nello stesso modo in cui Davos aveva pianificato di battere l'armata dei Bolton. Per sviluppare questi aspetti si sono compiute alcune ricerche, in particolare sulle capacità in battaglia di Alessandro Magno.

Leggi il commento a Battle of the Bastards: Il trono di spade 6: Battle of the Bastards, il fango, il sangue e le promesse mantenute

Sapochnik ha poi sottolineato che il muro creato con gli scudi ha permesso di non utilizzare i cavalli, limitare la visione del paesaggio utilizzando meno comparse e mantenere più basso il budget. La necessità di tenere in considerazione anche gli aspetti economici ha permesso al regista di ideare degli espedienti narrativi che si sono rivelati particolarmente efficaci, come il momento in cui Jon viene sommerso dai bruti in fuga. Quel momento è stato modificato dopo essersi reso conto che non sarebbe riuscito a girare esattamente quanto previsto nello script nel tempo previsto.

La necessità di utilizzare i cavalli ha inoltre allungato di molto la produzione perché è sempre necessario avere un terreno solido su cui farli correre e se piove bisogna intervenire per creare le condizioni necessarie ai loro spostamenti. Gli animali, inoltre, hanno bisogno di un'area separata dove riposarsi e non tutti gli esemplari mantengono la concentrazione per tutto il tempo richiesto delle riprese. Una delle situazioni più complicate è avvenuta durante la scena in cui Jon e Ramsay si affrontano prima della battaglia per provare un'ultima volta a risolvere la situazione senza il coinvolgimento delle armate. Sapochnik ha rivelato che i cavalli non potevano stare immobili e a lungo e continuavano a emettere rumorosamente gas intestinali mentre Kit Harington cercava di pronunciare le sue battute.
Ogni volta che i cavalli partivano al galloppo bisognava poi trascorrere circa 25 minuti per sistemare l'aspetto della neve falsa se si doveva procedere con altre riprese. Realizzare l'intera sequenza è stata quindi una vera impresa perché ha richiesto un grande impegno produttivo e da parte degli attori.

Per realizzare le sequenze ambientate a Mereen, invece, sono stati utilizzati molti effetti speciali e Sapochnik ha richiesto che venissero mostrati i tre draghi mentre escono continuamente dall'inquadratura, per dare l'impressione fossero troppo grandi da poter seguire con lo sguardo e ottenere così un effetto molto realistico. Benioff e Weiss, inoltre, hanno detto al regista che voleva venisse portata in scena "una dimostrazione di quello che accadrà in futuro". Sapochnik, per questo motivo, ha cercato di avvicinarsi a quei momenti nel modo più elegante, epico e cinematografico possibile.

Iwan Rheon ha poi parlato della morte di Ramsay, da lui considerata inevitabile perché il personaggio aveva compiuto troppe azioni e scelte che l'hanno condotto verso un destino dalla conclusione scontata.
Sophie Turner ha invece aggiunto che la scena in cui Sansa dà in pasto Ramsay ai mastini è stata particolarmente adatta al percorso della giovane Stark: "Sansa ha bisogno di compiere il suo primo omicidio e doveva essere Ramsay. Solo lei poteva ucciderlo. E quando Jon in pratica le dice 'E' tuo', ho pensato 'Sì, finalmente!'. Sansa si allontana senza nemmeno guardarlo morire. E' una scena grandiosa, così ben scritta".

Leggi anche:

Iwan ha poi commentato le ultime parole di Sansa rivolte a Ramsay, sottolineando che non crede sia veramente possibile che il suo personaggio venga realmente dimenticato, aggiungendo: "Lascia Sansa in una posizione interessante come personaggio perché le dice 'Sono dentro di te ora'. E' orribile e penso che abbia fatto dei danni. E' entrato nella sua testa ma penso che sia comunque bello, è una scena grandiosa con cui uscire di scena". Sophie ha confermato che Ramsay l'ha violata mentalmente e fisicamente e Sansa non potrà quindi mai riavere quella parte di lei. Miguel Sapochnik, parlando della fine di Ramsay Bolton ha svelato che sul set, durante la scena in cui Jon Snow prende a pugni il personaggio Iwan ha incassato alcuni colpi e l'obiettivo degli autori era preciso: "Non volevano che qualcuno potesse simpatizzare per Ramsay Bolton".

Il regista ha quindi spiegato che non si voleva mostrare la morte di Ramsay perché lo spazio dato all'immaginazione porta a pensare al peggio e il momento realizzato nel modo migliore, secondo Sapochnik, è stato quello in cui si sentono dei suoni in sottofondo mentre Sansa se ne vada perché è quello che si sentirebbe realmente quando le vie aeree di una persona vengono strappate quando è ancora in vita e cerca dell'aria.
L'inquadratura che Miguel preferisce è invece quella in cui Sansa si gira per andarsene e poi si ferma e attende un altro momento.