Il sole minacciato

In Giappone il nuovo film di Sokurov su Hirohito provoca reazioni piuttosto forti, ed alcuni esercenti sono stati minacciati per impedirne l'uscita nelle sale del Sol Levante.

Non riesce ad uscire in sala in Giappone l'ultimo capolavoro di Aleksandr Sokurov Il Sole, il film prodotto da Marco Müller per Downtown, Rai Cinema e Istituto Luce, Evento Speciale del Festival di Torino il 15 novembre e in uscita in Italia il 18 novembre distribuito dall'Istituto Luce.

Il film, che mostra l'incontro tra "Il Sole" Hirohito e lo "yankee" Generale MacArthur nel 1945, desta ancora incredibilmente reazioni molto forti nel popolo giapponese. A riprova infatti dell'attaccamento ancora esistente per l'idea di divinità dell'imperatore, ci sono le continue minacce di morte di cui è stato fatto segno l'attore Issei Ogata (popolarissimo attore comico considerato un "Benigni" giapponese) che ha osato vestirne i panni nel film.

Grandissime difficoltà quindi per l'uscita in sala in Giappone del film. Le decisioni cruciali prese da Hirohito - la dichiarazione di resa durante la seconda guerra mondiale e la rinuncia al suo stato divino - sono ancora evidentemente una materia scottante. Come testimonia infatti il produttore Marco Müller: ''Le minacce e il clima di terrore hanno impedito per sei mesi che un solo distributore importante in Giappone si avvicinasse al film. Quando finalmente il più grosso tra i produttori indipendenti, specializzato in film d'essai, Katsue Tomiyama, ha comprato il film per un'uscita importante si è ritrovato di fronte ad una situazione incredibile, in cui gli esercenti rinunciavano per paura, a causa delle minacce precise ricevute (sale bruciate, punizioni personali ecc.). È per questo che il film non è ancora uscito in Giappone nonostante anche un tentativo 'diplomatico' ancora fermo: Sokoruv infatti - spiega Müller - ha lavorato con Rostropovich a una parte della colonna sonora e gli ha chiesto di intercedere perché il musicista conosce bene il figlio di Hirohito, l'attuale imperatore. Gli ha chiesto un'udienza imperiale per proiettare il film alla presenza del sovrano ma la richiesta è ancora nelle mani del ciambellano dalla primavera scorsa.''