'Il sangue è randagio' di James Ellroy al cinema

L'ultimo capitolo della trilogia americana del controverso scrittore diventerà presto un film prodotto dallo stesso Ellroy.

Un altro dei romanzi di James Ellroy sta per prendere la via del grande schermo. Il produttore Vincent Sieber, con la sua VS Entertainment, si è assicurato i diritti di adattamento di Il sangue è randagio, ultimo capitolo della cosiddetta 'trilogia americana', e produrrà il lungometraggio con Clark Peterson. James Ellroy si occuperà della produzione esecutiva. Il sangue è randagio (in originale Blood's a Rover) è l'ultimo capitolo di una saga crime inaugurata nel 1995 con American Tabloid e proseguita con Sei pezzi da mille, ambientata sullo sfondo dei grandi eventi della storia americana.

Il sangue è randagio si apre nell'estate del 1968 a Los Angeles. Dopo gli omicidi di Martin Luther King e Robert Kennedy gli Stati Uniti sembrano sul punto di esplodere. Disordini, speculazioni politiche e teorie del complotto scuotono dalle fondamenta la stabilità sociale. Le organizzazioni di militanti afroamericani sono sul piede di guerra nel southside di Los Angeles. J. Edgar Hoover, capo dell'FBI, prepara drastiche contromisure. E il destino ha piazzato tre uomini in un punto nevralgico della Storia. Dwight Holly, uomo di fiducia di Hoover, è incaricato di fomentare contrasti fra i gruppi del potere nero e ossessionato dalla figura di una comunista ebrea di nome Joan Rosen Klein. Wayne Tedrow, ex poliziotto e trafficante occasionale di droghe, lavora per il miliardario Howard Hughes alla costruzione di una rete di case da gioco nella Repubblica Dominicana. Don Crutchfield, guardone e investigatore privato di mezza tacca, coinvolto in cose più grandi di lui. E al centro, il fulcro attorno a cui tutto ruota: Joan Rosen Klein, la Dea Rossa, autentica femme fatale.