Il Future Film Festival 2014 si chiude col trionfo di Cheatin'

Il Platinum Grand Prize della XVI edizione premia Cheatin', riflessione adulta sulla gelosia e le sue conseguenze. Menzioni speciali della giuria a Short Peace e Tante Hilda!, per la vitalità delle scuole di animazione giapponese e francese. Tra i corti trionfa il premio Oscar Mr. Hublot.

Si è chiuso con la vittoria del grande Bill Plympton la XVI edizione del Future Film Festival di Bologna, che dall'1 al 6 aprile ha portato nel capoluogo emiliano il meglio delle nuove tecnologie applicate all'animazione, al cinema, ai videogame e ai new media, confermandosi un osservatorio irrinunciabile sul futuro (non solo) della settima arte. La giuria composta dallo scrittore Marcello Fois, dalla regista e sceneggiatrice Elisabetta Lodoli e dal regista e sceneggiatore Carlo Sarti, ha assegnato il Platinum Grand Prize come migliore lungometraggio in concorso a Cheatin', il film di Bill Plympton che conferma il genio creativo dell'artista americano, due volte candidato all'Oscar (per Your Face e Guard Dog), universalmente riconosciuto come uno dei maestri più importanti dell'animazione contemporanea.

Un nome particolarmente caro al Future Film Festival, che ha avuto l'onore di ospitarlo nel 2004 e ha contribuito alla diffusione e alla conoscenza in Italia di tutta la sua opera fino a quest'ultimo Cheatin', premiato - spiega la motivazione della giuria - "per la sapienza plastica, la qualità pittorica, la fluidità dell'animazione, per le evocazioni della grande tradizione autoriale italiana: Mattotti, Toccafondo e Scarabottolo". Plympton, continua la giuria, "come succede ai grandi è riuscito a trasfigurare la classica vicenda amorosa in una continua, originale invenzione visiva ed emotiva, vincendo la scommessa di costruire un lungometraggio senza parole". Cheatin' racconta la storia di Jake e Ella, che si incontrano in un fatidico incidente agli autoscontri e diventano la coppia più felice nell'intera storia del romanticismo. Ma quando una donna intrigante insinua una punta di gelosia nel loro perfetto corteggiamento, insicurezza e odio provocano una fine prematura. Solo con l'aiuto di un mago caduto in disgrazia e della sua "macchina dell'anima" proibita, Ella riesce a prendere forma nelle numerose amanti di Jake, combattendo disperatamente tra inganno e fallimento nel tentativo di recuperare il proprio destino. La giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali, al cartoon ecologista Tante Hilda! di Jacques-Rémy Girerd e al film a episodi Short Peace (diretto, tra gli altri, dal grande Katsuhiro Otomo), "come conferme della vitalità, dell'attualità, del fascino e dell'eleganza nelle grandissime scuole di animazione giapponese e francese".

Tra gli oltre 100 cortometraggi del concorso Future Film Short, sostenuto quest'anno dalla Provincia di Bologna, la giuria composta dall'autore televisivo e sceneggiatore Mario Bellina, dalla Docente dell'Accademia di Belle Arti di Brera Maura Pozzati e dalla disegnatrice Silvia Ziche, ha deciso di premiare Mr. Hublot, il piccolo, grande film di Laurent Witz già vincitore quest'anno dell'Oscar come miglior corto animato: "per l'originalità del mondo, della storia e dei personaggi, realizzati con un character design capace di mescolare in modo divertente elementi tecnologici e biologici. La storia diverte e commuove pur nella sua semplicità e impressiona per la qualità tecnica". Menzione speciale a Wind di Robert Loebel, "per l'originalità dell'idea, vero punto di forza del cortometraggio che ha momenti di grande ironia e divertimento. Stupisce il graphic design perfettamente al servizio della storia". Il premio del pubblico del concorso Future Film Short è andato invece al francese La Buche de Noel di Vincent Patar e Stéphane Aubier.

Il terzo concorso del FFF, quello del Premio Franco La Polla riservato alla critica cinematografica, è stato vinto dal saggio Beast of the Southern Wild - Welcome into the Myth of the End of the World di Laura Luppi, "per la capacità di inquadrare l'oggetto della ricerca all'interno del contesto culturale americano e perché nell'utilizzare il mito per leggere il cinema, riporta a una delle metodologie più care a Franco La Polla". Il premio Franco La Polla, istituito sotto il patrocinio dell'Università di Bologna e assegnato sotto la supervisione di Susanna La Polla, consiste nella pubblicazione sulla rivista Cineforum e la segnalazione in una sezione dedicata nel sito del FFF.